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  • Caso Schwazer: il Coni deferisce Carolina Kostner per favoreggiamento. Chiesti 4 anni e 3 mesi di squalifica

    Caso Schwazer: il Coni deferisce Carolina Kostner per favoreggiamento. Chiesti 4 anni e 3 mesi di squalifica

    Riportiamo integralmente dal sito repubblica.it la notizia del deferimento chiesto dalla Procura Antidoping del Coni per la pattinatrice Carolina Kostner e la richiesta di 4 anni e 3 mesi di squalifica per il suo coinvolgimento nella vicenda che ha visto protagonista il suo ex fidanzato e marciatore azzurro Alex Schwazer.

    Il caso Schwazer travolge Carolina Kostner. La pattinatrice azzurra è stata deferita dall Procura Antidoping del Coni, guidata da Tammaro Maiello, al Tribunale nazionale. Durissima la richiesta: "Carolina Kostner va squalificata per 4 anni e tre mesi". La Kostner, coinvolta nella vicenda del suo ex fidanzato Alex Schwazer, è stata deferita per le sue dichiarazioni sull'inchiesta legata all'uso di sostanze dopanti del suo ex fidanzato e campione olimpico di marcia. "L'Ufficio Procura Antidoping ha disposto il deferimento dell'atleta Carolina Kostner (tesserata FISG) alla Seconda Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI per il riconoscimento della responsabilità in ordine alla violazione degli artt. 2.8. e 3.3. delle NSA sulla base degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Bolzano - nell'ambito della indagine denominata 'Olimpia' e agli esiti degli accertamenti svolti in ambito sportivo dall'UPA , con richiesta di 4 anni e tre mesi di squalifica", si legge nella nota diffusa dal Comitato olimpico.

    La pattinatrice gardenese, bronzo ai Giochi Olimpici di Sochi 2014, era stata ascoltata dalla Procura Antidoping lo scorso 26 settembre, in un'udienza durata ben quattro ore che aveva fatto seguito a quella di sette giorni prima in cui non si era presentata. L'ex fidanzata di Alex Schwazer, 28 anni il prossimo 8 febbraio e campionessa mondiale nel 2012, è accusata di favoreggiamento ed omessa denuncia relativamente al caso di doping che ha portato alla squalifica del marciatore azzurro fino al 30 gennaio 2016. Stando a quanto ammesso dallo stesso olimpionico della marcia, quando la Wada andò a trovarlo a Oberstdorf, la Kostner riferì che il suo fidanzato era invece a Racines mentre lui era in casa. La pattinatrice lo avrebbe fatto per motivi di privacy, almeno stando a quanto riportato dal suo stesso legale, Giovanni Fontana. Che definì anche un "episodio del tutto sporadico" l'incontro, al quale la fuoriclasse del ghiaccio assistette, tra Schwazer e il medico inibito a vita, Michele Ferrari, in un autogrill. Dopo il nuovo interrogatorio di Schwazer della scorsa settimana, nel quale l'ex marciatore aveva di fatto vuotato il sacco, la Procura avrebbe rilevato discrepanze nelle dichiarazioni dei due. 

    La Kostner ha sempre negato di essere stata al corrente delle pratiche illecite di Schwazer: il 6 agosto 2012 venne annunciato che il marciatore era stato trovato positivo all'eritropoietina ricombinante in un controllo antidoping a sorpresa effettuato dall'Agenzia mondiale antidoping effettuato il 30 luglio e venne escluso dal Coni dalla squadra della 50 km di marcia dei Giochi olimpici del successivo 11 agosto. Il giorno successivo il Coni ha sospeso l'atleta su richiesta del Tribunale Nazionale Antidoping. Schwazer è stato squalificato fino a gennaio 2016, ma ha più volte dichiarato di voler provare a partecipare alle Olimpiadi di Rio de janeiro in programma lo stesso anno.

    Quello della Kostner non è stato però l'unico deferimento legato al caso Schwazer. La Procura infatti ha chiesto anche 3 mesi di stop per Michele Didoni, attualmente non tesserato ma tecnico del marciatore ai tempi della sua positività all'Epo. Il campione del mondo della 20km a Goteborg 1995 paga la sua assenza non giustificata alla convocazione che gli era stata fatta il 7 ottobre per chiarire la sua posizione.

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