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  • Catania in bilico tra rilancio e fallimento

    Catania in bilico tra rilancio e fallimento

    • Chiara Greco
    Piovono ancora incertezze sul futuro del Calcio Catania, anche se la cordata etnea sembra voler tentare il tutto per tutto pur di non farla affondare così da non cancellare l'intera storia iniziata nel 1946. Il gruppo di imprenditori locali, dopo aver formalizzato attraverso un documento notarile la nascita di Sport Investment Group Italia, ha diramato un comunicato stampa con il possibile nuovo organigramma rossoazzurro. 

    Tra le varie figure designate, l'avvocato Giuseppe Rapisarda, era stato indicato come possibile responsabile delle relazioni tra società e tifosi. Ruolo che però è stato rifiutato dallo stesso, che tramite il suo profilo Facebook, ha ringraziato così: "Prendo atto dell'indicazione della nuova società. Iniziativa loro che mi gratifica. Non c'è alcuna accettazione. Ringrazio loro del pensiero che mi sovrastima. Ci sono passaggi che vanno maturati e che non consentono adesso di accettare. Io sono uno. Ho una faccia e una storia. Non è il momento di confondere i ruoli. Grazie in ogni caso". 

    Vincenzo Guerini è stato individuato invece, come colui che si potrebbe occupare dell'area sportiva insieme a Massimo Mauro, qualora la società stessa riuscisse ad acquistare il Calcio Catania. L'ex tecnico etneo ha però affermato che è ancora troppo presto per definire il tutto in maniera più precisa, dato che ancora non vi è nulla di concreto; certo del fatto che aiuterebbe volentieri l'amico Maurizio Pellegrino. 

    Giorni impegnativi per i soci che in attesa del verdetto del Tribunale, che si pronuncerà il 9 giugno su un eventuale fallimento, pensano già alle strategie di rilancio nel caso in cui la loro offerta venisse accettata e si concretizzerebbe finalmente il passaggio di proprietà. Proprio nella giornata di ieri, la Sport Investiment Group Italia Spa, ha formalizzato l'offerta per l'acquisizione del Calcio Catania Spa. La proposta prevede un dettagliato piano industriale pluriennale con un investimento complessivo pari a 54,5 milioni di euro, cifra che servirà a coprire i debiti della società verso l’erario e i creditori e l'intero asset del centro sportivo "Torre del Grifo". Debiti, che in questi giorni non fanno altro che aumentare, proprio quando il club etneo aveva iniziato a pagare gli stipendi arretrati a 9 dei 25 giocatori in rosa (in virtù della scadenza fissata dalla Figc del 31 maggio), ecco arrivare altre richieste di pagamento da: l'ex Ad Pietro Lo Monaco, la cui parcella ammonta a un milione e 400 mila, gli avvocati Reitano, 500 mila euro e Gitto e Tedeschini, 180 mila euro ciascuno, a fronte della causa, conclusasi con il nulla di fatto, due stagioni fa, per l'ammissione in serie B. 

    Un grande gesto d'amore da parte di imprenditori che prima di essere tali sono tifosi e amano questi colori, e che sperano attraverso il piano di rientro, di riportare il Calcio Catania ai livelli che il blasone merita data la storia, e quindi poter salvare non solo la matricola 11700, ma anche i posti di lavoro. 

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