Catania-Novara è alle porte, ma sembra non essersene accorto nessuno: sono tutt’altri i motivi d’interesse attorno al club rossazzurro, il futuro sembra già d’attualità. Oggi, giorno del cinquantesimo compleanno del presidente etneo Antonino Pulvirenti, si fa un gran parlare del futuro di Vincenzo Montella, in particolare di un futuro lontano dalla Sicilia. Il tecnico si sta imponendo nella fascia degli «emergenti»: fa giocare bene la sua squadra e, partito con l’obiettivo della salvezza, senza affidarsi mai a un calcio sparagnino e rinunciatario, sta contribuendo a ben altra parabola in classifica per la propria formazione. Proprio per questo il nome dell’ex Aeroplanino viene accostato con una certa ricorrenza alla panchina del Napoli e a quella della Lazio, per la prossima stagione s’intende.

Voci che rischiano di distrarre la squadra nel momento decisivo per la stagione e dopo l’importantissima vittoria sul campo del Siena mercoledì scorso. È facile così interpretare il silenzio di Montella (che oggi non ha parlato con la stampa nel consueto appuntamento alla vigilia di un match) con la volontà di non dar seguito alle indiscrezioni degli ultimi giorni e di concentrarsi esclusivamente sull’impegno al Massimino contro la formazione piemontese, una delle principali candidate alla retrocessione in B. Contro il Novara torneranno a disposizione Barrientos e Capuano: Montella schiererà il Catania con il modulo 4-3-3 e dal primo minuto si avvarrà certamente dell’argentino in avanti. Il Catania ha sempre sostenuto la stessa linea sull’allenatore: volontà di continuare il progetto con lui, ma senza trattenere nessuno contro la propria volontà. Ecco perché la società rossazzurra segue con interesse il lavoro di Torrente sulla panchina del Bari. Se a fine stagione Montella volesse voltare pagina, il club di Pulvirenti non si farebbe trovare impreparato per la successione. Per tante voci che coinvolgono Montella, infine, un’altra si è dissipata in pochi giorni. Il futuro dell’amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, non sarà al Torino. A spazzare via ogni ipotesi del genere è il presidente del club granata, Urbano Cairo. «Non è vero – assicura Cairo – che Lo Monaco lavorerà per noi nella prossima stagione. Sono soddisfatto della struttura dirigenziale che ho».