Anche questa settimana ci ritroviamo a commentare con amarezza una partita dopo la quale ci mangiamo le mani per l'occasione capitata al Catania e sfumata a poco più di dieci minuti dal termine. Sul campo della Lazio non è certo stato il miglior match del campionato dei rossazzurri, questo è chiaro, ma il fatto di aver resistito alle offensive dei biancocelesti per tutto il primo tempo e di essere passati in vantaggio in modo rocambolesco aveva sicuramente illuso tutto l'ambiente etneo che il sorpasso a Inter, Roma e alla stessa Lazio fosse ormai cosa fatta. 

Puntualmente è arrivata la doccia fredda, con un beffardo autogoal arrivato dai piedi di chi per primo ha indicato con forza la via dell'Europa anche in tempi non sospetti, e seguito a ruota da un rigore causato da chi da mesi mostra di aver trovato il giusto mix tra disciplina tattica e irruenza. Sicuramente quindi non era giornata, e lo si era già capito dall'approccio difficile alla partita, che per come si era messa aveva però giustamente fatto sognare i giocatori e i tifosi del Catania. Sarà sfortuna, sarà questione di abitudine non ancora consolidata a lottare per certi obiettivi e conseguente maturità da far crescere, ma resta il fatto che accanto al grande campionato della squadra di Maran va comunque posta la certezza che i rossazzurri hanno una rosa di tutto rispetto anche di fronte a buona parte delle grandi del calcio italiano. 

Continuare a parlare di sogni però può avere senso solo qualora arrivasse una vittoria contro il Cagliari, perchè in caso contrario riuscirebbe molto difficile restare ancora aggrappati al treno delle pretendenti ai posti disponibili per l'Europa League. In quel caso ci si potrà 'accontentare' di un lussuosissimo record di punti in serie A, che potrà essere battuto e abbattuto settimana dopo settimana e per ben otto giornate, ma visto che la matematica consente ancora di sperare non c'è motivo per non provarci. I tre punti contro il Cagliari sono essenziali se si vuole ancora correre per l'Europa e, anche se il Catania avrà assenze pesanti, il tasso tecnico della squadra rossazzurra resta nettamente superiore a quello dei sardi.