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Ce l'ho con... Chiellini, sei meglio da difensore che da opinionista. Ricordati che sei il capitano della Nazionale!

Ce l'ho con... Chiellini, sei meglio da difensore che da opinionista. Ricordati che sei il capitano della Nazionale!

  • Andrea Distaso
    Andrea Distaso
Choc. Incredibile. Clamoroso. Gli aggettivi che hanno accompagnato le dichiarazioni del capitano della Juventus e della Nazionale Giorgio Chiellini sul Pallone d'oro dello scorso anno, assegnato a Modric e non a Cristiano Ronaldo, sono questi. Non ha usato mezze misure il centrale bianconero nel definirlo uno scandalo perpetrato e ordito dai vertici del Real Madrid, che non volevano veder festeggiare il loro ex fuoriclasse, reo di aver rotto di sua spontanea volontà il legame contrattuale col presidentissimo Florentino Perez per approdare in Italia. Parole che hanno un peso specifico enorme, a maggior ragione se a pronunciarle è un calciatore di fama internazionale e che, oltre a essere riferimento della propria squadra di club, è pure uno dei principali esponenti della selezione della sua nazione. Che nella sua storia vanta qualcosa come 4 titoli mondiali.

'YOU PAY, YOU PAY' - Chiellini ha sbagliato, ha nettamente esagerato sia nei modi che nei contenuti, ma ciò che fa più riflettere è che non è la prima volta. Durante la fase concitata di una partita, magari nei minuti conclusivi di un quarto di finale di Champions League al “Bernabeu”, può certamente capitare di perdere la calma, di lasciarsi trasportare dai sentimenti quando gli eventi prendono una piega negativa. Quando si ritiene, a caldo, di aver subito un'ingiustizia. I pensieri che hanno attraversato la mente del difensore della Juventus devono essere stati questi nella famigerata partita col Real Madrid di due stagioni fa, quella del rigore decisivo assegnato agli spagnoli a tempo quasi scaduto e costato l'eliminazione al club italiano. Ne abbiamo viste di tutti i colori sui campi di calcio, ma il tristemente noto “You pay, you pay” rivolto dal giocatore livornese ai propri avversari andava oltre.

LE PAROLE HANNO UN PESO - Si è trattato, come dicevamo, di una questione di nervi saltati, di trance agonistica in pieno svolgimento, motivi per cui Chiellini è stato bacchettato ma in fondo in fondo compreso umanamente nel suo sfogo. Niente a che vedere con quanto dichiarato a margine del “Gran Galà del calcio italiano”, quando il capitano juventino e della Nazionale – ribadiamolo una volta di più – era nelle condizioni di riflettere a mente fredda, di ponderare al meglio le parole. Se davvero il Real Madrid ha condizionato l'assegnazione del Pallone d'Oro 2018, negandolo a Ronaldo, dobbiamo quindi ipotizzare che quelli andati al campione portoghese fossero a loro volta frutto del potere politico esercitato dai blancos? Preferiamo pensare al Chiellini marcatore implacabile che all'opinionista a tutto campo, che sbaglia spesso tempi e modi degli interventi.

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