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  • Ce l'ho con... Montella è come il peggior Inzaghi, il Milan si merita di più

    Ce l'ho con... Montella è come il peggior Inzaghi, il Milan si merita di più

    • Andrea Distaso
    "A me oggi la prestazione dei miei giocatori è piaciuta. Certo può dispiacere pareggiare con il Crotone che è terz'ultimo, ma nell'ultimo periodo il Crotone è da Champions", disse Montella dopo lo scialbo pareggio raccolto in Calabria. "Non potevamo pensare di dominare a San Siro contro una squadra che ha perso solo 2 gare nelle ultime 15, anzi era ipotizzabile pensare di soffrire. Abbiamo cercato di pressarli alti, ma loro palleggiano meglio della Juventus", il pensiero dell'allora tecnico rossonero Filippo Inzaghi dopo il faticosissimo 1-1 interno contro l'Empoli di Sarri. Da quel 16 febbraio 2015 al 30 aprile 2017 è cambiato poco, pochissimo, nelle prospettive del Milan e nella sua "capacità" di imporsi contro formazione dal monte stipendi che sfiora al massimo un decimo di quello messo insieme dai giocatori dell'ex club più titolato al mondo.

    MONTELLA, ORA BASTA - Una tristezza pervade da anni l'ambiente rossonero, quasi un clima di rassegnazione collettiva che ha portato più di qualche illustre esponente, allenatori compresi, a straparlare. Montella si è trasformato nel peggiore Inzaghi ed è incorso in uno scivolone verbale che una società come il Milan non può lasciare passare. Dopo una prova ancora una volta imbarazzante sotto il profilo del gioco e dell'approccio contro un avversario inferiore, ma inspiegabilmente più motivato, il Diavolo si trova a fare i conti con una classifica che lo mantiene in zona Europa League solo grazie alle contemporanee sconfitte di Inter e Fiorentina.

    IL MILAN VA MERITATO - E' palese a tutti che il sesto posto non interessi a nessuno e venga vissuto come un impicco invece che come un'opportunità di rilancio anche in chiave marketing, ma è ora che la nuova proprietà faccia sentire attraverso Fassone e Mirabelli la propria voce e imponga ai giocatori del Milan e ai suoi tesserati un atteggiamento più consono e rispettoso. Basta sorrisini stampati sul volto e parole al miele per tutti dopo partite di questo genere e contro avversari, con tutto il rispetto, molto inferiori. Montella confessa di sentirsi tranquillo anche in caso di mancato raggiungimento dell'Europa League, ma la conferma sulla panchina rossonera va meritata sul campo. Con meno parole e più fatti.

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