Ce l'ho con... Zaniolo offeso per i rimproveri di Fonseca: è distratto dal mercato?
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Andrea Distaso
Non l'ha presa bene, affatto. Nicolò Zaniolo non ha smaltito la delusione per le parole del suo allenatore Paulo Fonseca e per aver reso pubblico e amplificato il rimprovero mosso in campo, in occasione della partita contro il Verona della scorsa settimana, dai compagni di squadra Mancini e Veretout. L'accusa era di non essersi speso a sufficienza in fase di non possesso dal momento del suo ingresso: cose di campo, che normalmente restano lì, ma che Fonseca ha voluto diffondere a reti unificate, con un intento ben preciso.
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UMILTA' - Zaniolo è un patrimonio della Roma e del calcio italiano, ma, al di là delle indubbie qualità tecniche che tutti gli riconosciamo, non è la prima volta che viene evidenziato il lato oscuro del suo carattere. I retroscena sui motivi che hanno portato all'addio dalla Fiorentina prima e dall'Inter poi - in occasione della contestatissima operazione con Nainggolan - qualche episodio di indisciplina anche con le nazionali giovanili, come quello celeberrimo che lo vide protagonista la scorsa estate, con l'ex juventino Kean, nel corso dell'ultimo Europeo Under 21 disputato proprio in Italia. Nulla di grave, per carità, nulla di irrimediabile, ma la crescita di ciascuno di noi passa anche dalla capacità di riconoscere gli errori commessi e di accettare le critiche.
LA JUVE E NON SOLO... - Una sensazione che dal numero 22 giallorosso raramente si è percepita e, in periodi di burrasca sul fronte societario per il club capitolino e i continui rumors di mercato sui suoi pezzi pregiati, qualche interrogativo una vicenda così quanto meno lo suscita. Non è un mistero che la Juventus apprezzi tantissimo le qualità di Zaniolo, che piace pure a diversi club stranieri e sul quale anche l'Inter - che vanta una percentuale sulla futura rivendita - stia facendo delle riflessioni. Così come è chiaro che la Roma punti fortemente su di lui per il futuro e sia intenzionata a cedere altre pedine pur di non doverlo sacrificare per esigenze di bilancio. Ma se un rimprovero - per quanto duro e pubblico - da parte di un allenatore diventa il pretesto per convocare il proprio agente e chiedere spiegazioni alla società, un problema esiste. E quanto sia grande dipende proprio da Zaniolo.
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UMILTA' - Zaniolo è un patrimonio della Roma e del calcio italiano, ma, al di là delle indubbie qualità tecniche che tutti gli riconosciamo, non è la prima volta che viene evidenziato il lato oscuro del suo carattere. I retroscena sui motivi che hanno portato all'addio dalla Fiorentina prima e dall'Inter poi - in occasione della contestatissima operazione con Nainggolan - qualche episodio di indisciplina anche con le nazionali giovanili, come quello celeberrimo che lo vide protagonista la scorsa estate, con l'ex juventino Kean, nel corso dell'ultimo Europeo Under 21 disputato proprio in Italia. Nulla di grave, per carità, nulla di irrimediabile, ma la crescita di ciascuno di noi passa anche dalla capacità di riconoscere gli errori commessi e di accettare le critiche.
LA JUVE E NON SOLO... - Una sensazione che dal numero 22 giallorosso raramente si è percepita e, in periodi di burrasca sul fronte societario per il club capitolino e i continui rumors di mercato sui suoi pezzi pregiati, qualche interrogativo una vicenda così quanto meno lo suscita. Non è un mistero che la Juventus apprezzi tantissimo le qualità di Zaniolo, che piace pure a diversi club stranieri e sul quale anche l'Inter - che vanta una percentuale sulla futura rivendita - stia facendo delle riflessioni. Così come è chiaro che la Roma punti fortemente su di lui per il futuro e sia intenzionata a cedere altre pedine pur di non doverlo sacrificare per esigenze di bilancio. Ma se un rimprovero - per quanto duro e pubblico - da parte di un allenatore diventa il pretesto per convocare il proprio agente e chiedere spiegazioni alla società, un problema esiste. E quanto sia grande dipende proprio da Zaniolo.
