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  • Cesenamania:| Feste sì, buone no

    Cesenamania:| Feste sì, buone no

    E ora non resta che fare tanti auguri di Buon Natale. Solo questo, perchè analizzare la partita di Bergamo, in tutta franchezza, è in antitesi con quelli che sono gli ideali sentimenti delle Feste. C'è rabbia, tanta rabbia tra chi davvero dopo pochi minuti, nel momento in cui Candreva aveva fulminato Consigli per lo 0-1, credeva in quello che poteva essere un piccolo miracolo, e che soprattutto sarebbe stato l'aggancio della zona salvezza. Nulla di tutto questo, invece, e nonostante le valide, validissime recriminazioni, forse è giusto così. Perchè una squadra che vuole e che deve salvarsi non può permettersi il lusso di subire due reti in 60 secondi. Non può permettersi di sparire letteralmente dal campo dal punto di vista emotivo, non può farsi tagliare le gambe dalla paura di perdere, perchè così, poi, si perde per davvero. Il Cesena ha perso nettamente contro l'Atalanta anche e in particolar modo dal punto di vista psicologico. 

    I ragazzi di Colantuono hanno fatto della penalizzazione la propria forza, giocando dalla prima giornata come chi non ha nulla da perdere, e il risultato di tutto ciò sono 26 punti virtuali in classifica e una salvezza che - aule giudiziarie permettendo - è assolutamente alla portata. Che i bianconeri, quindi, debbano fare propria quella sfrontatezza di chi è disposto a rischiare il tutto per tutto? No, o meglio, non necessariamente. E' vero però che proprio dalla sfida con la Dea, Arrigoni e i suoi potranno cogliere indicazioni importanti sulla grinta, la voglia e soprattutto la forza d'animo di non darsi mai per sconfitti. Su questo il tecnico di Borello dovrà lavorare molto: subire un gol, andare sotto, non significa aver perso la partita, mai, nemmeno al 90', e i primi ad essere fermamente convinti del concetto devono essere i giocatori in campo. 

    Sia chiaro, nulla è stato compromesso all'Atleti Azzurri d' Italia, a patto che la lezione (e che lezione!) sia convertita in qualcosa di utile. Ad esempio a comprendere che Mutu deve riuscire a compiere uno scalino mentale, riuscire ad essere leader e trascinatore, e non limitarsi ad essere un amplificatore, che migliora le cose quando le cose già vanno bene ma che al tempo stesso le peggiora quando girano storte (vedi il bruttissimo episodio della manata sul viso dell'avversario). Queste feste, dunque, dovranno servire per lavorare sulla testa del Cesena innanzitutto; poi, quando si tornerà in campo, sarà il momento del mercato e delle scelte, in entrata ed in uscita. Babbo Natale Campedelli è già al lavoro in questo senso, consapevole di ciò che è necessario tatticamente; a lui, a tutti i tesserati e a tutti i tifosi bianconeri vanno i nostro migliori auguri.

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