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  • Cesenamania:| The Special Sunday

    Cesenamania:| The Special Sunday

    Inutile fingere il contrario: quella contro la Fiorentina non sarà una partita come tante altre. Non lo sarà a partire da Adrian Mutu, che proprio con i viola ha scritto la storia d'amore calcistica più importante della sua carriera. A Firenze il rumeno è e sarà ricordato sempre per essere stato il 'Fenomeno', l'unico dai tempi di Batistuta capace di incendiare il 'Franchi' e di risolvere da solo le partite. E' stata una storia intensa, quella tra Adrian e Firenze, una di quelle storie dove un gol ed un inchino alla Fiesole erano più forti delle notti brave e delle polemiche; e come tutte le storie importanti, domenica passato e presente si ritroveranno di fronte rendendo speciale l'appuntamento da entrambe le parti.

    La Fiorentina e i suoi tifosi, oggi, hanno già trovato chi è in grado di colmare il vuoto lasciato dal rumeno: è Stevan Jovetic, giocatore di puro talento e grande personalità, forse meno eclettico sul campo ma anche più equilibrato al di fuori. Mutu, invece, è ancora lontano dal caricarsi in spalle la squadra come fece in maglia viola, ma il progetto bianconero vede ancora e imprescindibilmente proprio lui al centro di tutto. E proprio il progetto del Cesena è l'altro protagonista della partita. Tre punti, è questo e soltanto questo che viene chiesto al cavalluccio. Alla sesta giornata di campionato, d'altra parte, è lecito e doveroso aspettarsi almeno una vittoria, da una squadra che nessuno si aspettava avrebbe sofferto così tanto l'avvio di stagione.

    L'imperativo di vincere non può che inserire di diritto anche Marco Giampaolo nella Special Sunday bianconera, con il suo progetto che affascinava un'intera città, capace di entusiasmarsi a priori e di dargli pieno appoggio. Ora però la fiducia 'in bianco' pare esaurita, e l'uomo di Giulianova sarà chiamato a conquistare gli applausi sul campo. E che dire a proposito di Igor Campedelli? Dopo un mercato entrato di diritto nella storia del cavalluccio come il più costoso di sempre, il presidente bianconero a dispetto dei risultati difende stoicamente l'operato dell'allenatore e predica ottimismo. Una scelta di impeccabile aziendalismo e di grande fiducia nel proprio progetto, senza dubbio, ma di fronte ad un'altra sconfitta anche la pazienza del patron potrebbe essere messa in seria difficoltà. Chi in difficoltà, invece, è già ampiamente sono i tifosi, costretti ad un orario, quello delle 12.30, che proprio non va giù a tanti. Se davvero si vogliono riportare le famiglie allo stadio, in effetti, fissare un match proprio nel massimo momento di convivialità settimanale non è decisamente la strada più indicata... 

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