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  • Cessione Genoa: Cellino si allontana, ma si apre una pista genovese

    Cessione Genoa: Cellino si allontana, ma si apre una pista genovese

    • Marco Tripodi
    Il mancato faccia a faccia di ieri tra Massimo Cellino ed Enrico Preziosi, che si sarebbero dovuti incontrare a Milano per discutere della situazione contabile del Genoa in vista di un futuro passaggio di proprietà del club, sembra aver raffreddato definitivamente i legami tra i due imprenditori.

    PIANO A - Quella che nei pensieri di Preziosi doveva essere la pista più probabile per la cessione del Grifone, rischia quindi di essere spazzata via, visto che le parti appaiono molto più distanti di quanto non fossero solo qualche giorno fa. Il Joker giudica non sufficiente l'offerta di Cellino che vorrebbe prelevare la società limitandosi a pagarne solo i debiti, ammontanti a circa 60 milioni, e chiede che oltre al passivo l'ex presidente di Cagliari e Leeds gli corrisponda almeno altri 20 o 30 milioni. Una distanza tra le parti che al momento risulta difficilmente colmabile.

    PIANO B -  A questo punto l'alternativa più probabile è che il Genoa resti ancora nelle mani del re dei giocattoli. D'altronde Preziosi è stato chiaro: "O vendo entro fine giugno - ha detto nei giorni scorsi - oppure continuo io". Anche perché all'orizzonte c'è una nuova stagione da pianificare ed un calciomercato da impostare. E lasciare la società nel dubbio non è il modo migliore per approcciare al futuro. 

    PIANO C -  L'edizione genovese di Repubblica scrive però che, oltre alle due alternative note, sottotraccia i dirigenti rossoblù avrebbero in queste settimane portato avanti anche un'altra trattativa parallela. Lasciata in secondo piano fino ad oggi, per dare priorità all'ipotesi Cellino, adesso questa terza via potrebbe apparire all'improvviso come la più praticabile. Il tutto risalirebbe ad un paio di mesi fa quando, in piena contestazione dei tifosi, Preziosi ricevette una proposta da parte di una cordata di imprenditori genovesi che si proporrebbero di sanare i conti societari, di stendere un piano per il rilancio sportivo della squadra e di affiancarsi per qualche tempo all'imprenditore avellinese nella gestione del club. Un'ipotesi suggestiva ma complicata da realizzare che Preziosi preferì inizialmente lasciare in secondo piano approfondendo invece il discorso con altri interlocutori, tra i quali proprio Cellino. Ora però che le cose con il ragioniere di Cagliari non vanno più così bene, ecco che la proposta della cordata genovese sarebbe tornare d'attualità nell'agenda di Preziosi.

     

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