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  • Cessione Roma:| Si allungano i tempi

    Cessione Roma:| Si allungano i tempi

    La Roma è in attesa di un acquirente e ci sarà da aspettare ancora parecchio. Unicredit ha preso tempo, rinviando a data da destinarsi gli adempimenti tecnici per rendere “vendibile” la Roma, vale a dire la costituzione della Newco e la scissione della società di calcio da Italpetroli. Entro la prossima settimana sarà inviato a tutti i soggetti interessati l’info memorandum dall’advisor Rothschild. Poi, entro il 3 novembre, dovranno essere presentate le offerte non vincolanti. Rothschild ha già provveduto a inoltrare a chi ha manifestato interesse per la Roma, un’ipotesi di accordo di riservatezza, con l’impegno a non divul-gare le informazioni che saranno inviate successivamente con l’info memorandum. E’ difficile ipotizzare che entro il 3 novembre qualche investitore faccia pervenire almeno un’offerta di base. Le dichiarazioni di Sawiris hanno colto di sorpresa i vertici di Unicredit, che hanno preferito non commentare. Un potenziale acquirente non si mette in contrapposizione con il venditore. L’ipotetica offerta del magnate egiziano sarebbe vista di buon occhio dalla famiglia Sensi. Il main sponsor della Roma manterrebbe inalterati i vertici societari.

    DIFFICOLTA’ - Le difficoltà incontrate nel trovare un acquirente per la Roma hanno colto di sopresa Unicredit, convinta, fino a quando l’amministratore delegato era Alessandro Profumo, di chiudere la partita entro settembre. Invece la situazione si è complicata, i risultati negativi della squadra non aiutano una negoziazione e la ricerca di un nuovo amministratore delegato distoglierà i vertici della banca dal dossier Roma. L’accordo per l’arbitrato era stato trovato il 26 luglio, il mandato a Rothschild era stato conferito il 5 agosto. Nelle intenzioni di Unicredit, sotto la regia di Profumo, c’era l’obiettivo di risolvere in fretta la questione Roma. Ma la situazione sembra sfuggita di mano a manager di economia e finanza che si affacciano per la prima volta nel mondo del calcio e che sono preoccupati per i risultati negativi della squadra. Il passivo della Roma, che nell’ultimo bilancio è di circa ventuno milioni, verosimilmente al 30 giugno potrebbe diventare di quaranta, se la squadra non dovesse centrare la qualificazione in Champions League.

    TENTATIVI - Le dichiarazioni di Sawiris in pratica te-stimoniano una resa. La banca si muove in modo disarticolato, nel tentativo di trovare un acquirente. Ma Angelucci ha preso tempo, in attesa che i suoi analisti concluda-ììno lo studio dei bilanci, che trovano abbastanza complessi. La partita per l’acquisto della Roma si gioca su due elementi fondamentali per ogni imprenditore disposto a investire nel calcio in questo periodo di crisi: lo stadio di proprietà e la cittadella dello sport di Torrevecchia, che doveva essere elemento vincolato alla società di calcio. Negli ultimi giorni ci sarebbe stato un incontro tra Giovanni Malagò e Francesco Angelini, forse con l’obiettivo di rimettere in piedi la cordata, della quale dovrebbe far parte anche il Fondo Clessidra.
     


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