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  • Sampdoria, il 'no' del Palermo a Ferrero non pregiudica la cessione a Vialli

    Sampdoria, il 'no' del Palermo a Ferrero non pregiudica la cessione a Vialli

    Una storia d'amore breve e unilaterale, quella tra il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero e il Palermo. Il Viperetta ha rinunciato a partecipare al bando per assicurarsi la squadra rosanero, motivando così la scelta: "​Non mi va di partecipare ad un bando e perdere. E poi che bando è quello? Il sindaco ha detto tutto e non ha detto niente. Sarei stato anche pronto a metterci faccia e soldi, ma non ad abbracciare quella politica. Il calcio è pulizia, amore. Sono una persona seria, un uomo delle regole, non un perdente. Mi ritiro perché ho una dignità. Mi auguro che aiutino Pamela Conti a costruire il calcio femminile a Palermo. Sarebbe bello se le dessero l’incarico. Povera ragazza. È triste e piange. E Ferrero non c’è più" ha detto a Il Corriere dello Sport.

    In realtà Ferrero secondo un'altra versione dei fatti avrebbe abbandonato la pista Palermo dal momento che il sindaco del capoluogo siciliano e i tifosi rosanero avevano chiaramente fatto capire all'imprenditore di non essere bene accetto alla Favorita. In questo senso andavano anche alcuni vincoli presenti nel bando, volti ad impedire l'acquisizione al presidente doriano.

    Secondo Primocanale comunque il mancato approdo a Palermo non condizionerà la cessione della Sampdoria al gruppo Vialli, che ha messo sul piatto la fatidica offerta da 100 milioni di euro richiesta da Ferrero. L'imprenditore romano starebbe continuando il suo giro di consultazioni alla ricerca di una società di Serie B o di Lega Pro, per continuare la sua esperienza nel mondo del calcio proseguendo sulla strada dei guadagni.

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