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    Nuova Champions League, i ricavi minimi: incassi top per l'Inter, Milan dietro la Juventus, il Bologna sogna

    Nuova Champions League, i ricavi minimi: incassi top per l'Inter, Milan dietro la Juventus, il Bologna sogna

    • GS
    La prossima stagione vivrà rivoluzione della UEFA Champions League. Il torneo cambierà format, con la storica eliminazione della fase a gironi e il passaggio a un gruppo unico. Anche il numero di club partecipanti aumenterà, passando dalle attuali 32 a 36 squadre, con due di questi posti assegnati alle Federazioni con il miglior ranking della stagione precedente. Il nuovo format porterà fondamentalmente a due conseguenze: un maggior numero di partite in programma, a cominciare già dalla prima fase (otto gare per ogni club, contro le sei attuali) e maggiori ricavi dalla competizione. La UEFA ha infatti annunciato che distribuirà alle società 2,47 miliardi di euro, incassi che finiranno anche tra gli introiti delle società di Serie A. Ma quanto esattamente?

    LE STIME – Calcio&Finanza, basandosi sulla forte possibilità di avere cinque squadre nella prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie e sull’attuale classifica di Serie A (che vede Inter, Milan, Juventus, Bologna e Roma come qualificate italiane e ai primi 5 posti della graduatoria) ha stimato quelli che saranno i ricavi minimi di queste cinque società, in caso di qualificazione.

    BONUS PARTECIPAZIONE - Iniziando con il bonus per la partecipazione, ciascuno dei 36 club che si qualificheranno per la prima fase riceverà 18,62 milioni di euro, quota suddivisa in un acconto iniziale di 17,87 milioni di euro e un saldo successivo di 750.000 euro.

    BONUS RISULTATI - Passando ai bonus per i risultati, con le vittorie che varranno 2,1 milioni di euro e i pareggi, invece, 700mila euro. Un bonus extra è previsto per il piazzamento nella classifica finale: ogni club riceverà una somma basata sulla sua classifica al termine della prima fase. L’importo totale disponibile per il bonus sarà diviso in 666 quote uguali. Il valore iniziale di ogni quota sarà di 275mila euro, pari all’incasso per la società che avrà la classifica peggiore e giungerà ultima.

    BONUS PILASTRI VALUE - Infine, i ricavi minimi si completano con le somme derivanti dal pilastro “value”, un nuovo segmento pensato dalla UEFA per accorpare market pool (il valore del mercato dei diritti televisivi) e il ranking storico/decennale. La somma complessiva che sarà distribuita andrà divisa in due parti:
    • La parte europea – legata al mercato dei diritti tv del continente, distribuita in base a un ranking creato utilizzando la media tra il peso del singolo mercato nazionale e il ranking UEFA su cinque anni;
    • La parte non europea – legata al ranking storico/decennale, esclusi però i punti guadagnati per i titoli conquistati nella storia.
    Secondo le stime di Calcio&Finanza, gli 853 milioni di euro – che saranno da distribuire - saranno così ripartiti: parte europea al 75% (640 milioni di euro) e parte non europea al 25% (213 milioni di euro). Basandosi su un mantenimento di valore per il mercato italiano dei diritti tv, allo stato attuale l’Inter incasserebbe più di tutti: oltre 32 milioni di euro tra quota europea e quota non europea. Al secondo posto la Roma, con 31,3 milioni di euro circa, mentre al terzo posto la Juventus con circa 31 milioni di euro. Chiudono il Milan, con poco meno di 26 milioni, e il Bologna, inevitabilmente fanalino di coda con 17,6 milioni.

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