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    • Chievomania: c'è luce in fondo al tunnel? Forse, ma i giocatori devono dare di più

    Chievomania: c'è luce in fondo al tunnel? Forse, ma i giocatori devono dare di più

    • Alessandro Righelli
    Il Chievo sembra non riuscire a fermare questa caduta che sembra oramai sempre più verticale. I problemi della squadra sono tanti e in queste settimane ne abbiamo parlato, anche se non pare ci sia una fine a questa lunga lista, sempre in aggiornamento ogni domenica. Eppure ieri contro il Cagliari, dopo un primo tempo a dir poco disastroso, i gialloblù si sono più o meno riscattati, o almeno ci hanno provato, nella ripresa, spinti soprattutto dall'orgoglio e dalla voglia di rialzarsi. Se in questa enorme tempesta (per rimanere in tema anche con le previsioni odierne in tutta Italia) si vuole cercare uno spiraglio di sole, ecco allora da dove si può iniziare. Continuare a fare il "de profundis" a questo Chievo è a lungo andare quantomeno deleterio, perciò, anche se difficile, proviamo a vedere qualche cosa di positivo.

    Ieri Birsa ha fatto vedere qualcosa che non dimostrava da tempo, cercando di entrare al centro della manovra con una discreta qualità tecnica che non si vedeva appunto da un pò. Giaccherini come sempre è oltre la sufficienza, sia per i gesti tecnici che per la voglia che dimostra fino all'ultimo, mentre il giovane Kiyine ha mostrato che può avere un futuro davvero interessante. Ventura ovviamente non può fare miracoli in una squadra che evidentemente ha grossi problemi, sia tecnici che fisici, vista l'età alta di alcuni suoi undici titolari, ma dovrà cercare prima di gennaio almeno una quadra sotto l'aspetto tattico, per lo meno che esalti il centrocampo, il punto nevralgico di questa rosa.

    Si potrebbe aprire anche il punto sul presidente Campedelli e sulle sue scelte passate e future, ma questo lo rimanderemo tra qualche settimana, dato che ci sarà molto di cui parlare.

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