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  • Chievomania: vittoria al Milan consegnata facilmente. Maran non è esente da colpe

    Chievomania: vittoria al Milan consegnata facilmente. Maran non è esente da colpe

    • Alessandro Righelli
    Va bene, la partita con il Milan si sapeva che sarebbe stata molto difficile, visto che non ci si doveva far confondere dalle ultime prestazioni dei rossoneri. Il diavolo infatti sarebbe venuto a Verona con le intenzioni di ribaltare una stagione intera o comunque risollevare gli animi non solo della squadra ma di un'intera società. Certo, che il Chievo gli desse questa soddisfazione era sicuramente nelle possibilità attese già prima della partita, ma che lo facesse in questo modo nessuno lo aveva pensato. La domanda infatti che sorge spontanea infatti è: ma dove è finito il bel Chievo visto in questi giorni? 

    Innanzitutto guardando lo storico, il Milan quando si è presentato al Bentegodi contro i clivensi ha sempre trovato i tre punti dalla stagione 2008/2009, come se fosse ormai un'abitudine, ahimè amara per il Chievo. Quest'anno però, visti i presupposti con cui si arrivava alla gara, sembrava che il risultato potesse essere ribaltato, o per lo meno combattuto. Così non è stato, e ciò che è saltato più all'occhio è stato il non-gioco visto in campo da parte dei clivensi, chiusi nella propria metà campo per tutta la partita, solamente pericolosi in un paio di azioni da calci piazzati. Il pressing alto del Milan ha praticamente annullato il gioco dei gialloblù, troppo compassati e poco reattivi nei passaggi, oltre che con errori tecnici a volte grossolani. Buio nero dalla parte di Tomovic poi, visto che da quella parte quando il Milan attaccava con Suso, di cui tutti sanno le doti palla al piede, praticamente era sfondamento ad ogni azione. 

    L'atteggiamento troppo difensivo impostato dal Chievo ieri sera sembra aver avuto riscontro anche nelle scelte stesse dell'allenatore, che ha tenuto in panchina due come Inglese e come Bastien per tutto il corso della partita, dove il primo sarebbe stato titolare fisso, il secondo poteva dare più tecnica ad un centrocampo surclassato dai rossoneri. Le lodi a Maran sono sempre giustificate ovviamente, ma quando qualcosa non funziona in modo palese come ieri, è giusto anche parlare dell'allenatore. Sembra infatti che il Chievo sia sceso in campo già con la mentalità di cercare il male minore, cercando di resistere più che poteva al bombardamento avversario. L'altra possibilità è quella di una stanchezza sopraggiunta dopo la grande partita contro l'Hellas pochi giorni prima, ma in questo caso, con il leggero turnover fatto, ci si aspettava certo di più dai giocatori più freschi.

    Chievo irriconoscibile quindi, ma che ora dovrà rimettersi subito in carreggiata per mantenere una serie di risultati positivi che avevano peraltro creato un sano entusiasmo anche nel gruppo. 

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