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  • 'Chiudete le valigie, andiamo a Berlino': 4 amici e gli eroi del 2006 insieme contro il Covid

    'Chiudete le valigie, andiamo a Berlino': 4 amici e gli eroi del 2006 insieme contro il Covid

    • Marco Bernardini
      Marco Bernardini
    “Chiudete le valigie, andiamo a Berlino”. E’ il titolo di un libro divertente e prezioso. Coloro che lo acquisteranno, l’augurio sincero è che siano tantissimi, oltre a godere di una buona lettura avranno il privilegio di essersi adoperati nel proprio piccolo per dare un aiuto a tutti quelli che continuano a battersi quotidianamente contro la tragedia del secolo il cui nome è Covid 19. La Protezione Civile, infatti, ha deciso di sponsorizzare l’evento culturale e di promuoverlo in ciascuna sua sede ufficiale rendendosi garante affinchè parte dei proventi relativi alla vendita del volume vadano a sostegno dell’esercito silenzioso che opera negli ospedali e ovunque sia indispensabile il suo lodevole impegno.

    Di fatto e trasversalmente, è possibile dir che Marcello Lippi e i suoi incredibili ragazzi di Berlino sono stati reclutati dalla Protezione Civile per fare da cassa di risonanza ad un evento così meritevole che gratificherà gli Azzurri almeno quanto riuscì a fare la vittoria al Mondiale del 2006. Del resto sono proprio loro i protagonisti inconsapevoli del “sogno” di quattro amici toscani, allora venticinquenni, concepito quel giorno e realizzato oggi. Luca Botrini, Maicol Mannini, Manolo Mirabile e Alessio Tafi sono gli autori di “Chiudete le valigie, andiamo a Berlino” che hanno deciso di scrivere insieme ma a distanza durante il periodo del lockdown. Un viaggio della memoria, divertente e avventuroso, che va a pescare nel giorno in cui i quattro amici decisero di affittare un camper e, partendo da Firenze, di raggiungere Berlino.

    Mille e duecento chilometri con svariate tappe e con step di vita vissuta mai più cancellati dalla memoria. Fino al momento magico del rigore battuto con successo da Grosso e con Lippi sollevato a centrocampo dai suoi campioni. Schegge di memoria, curate e assemblate dal giornalista Mario Sabia che ha fatto da editor agli autori, che oggi rappresentato anche un inno potente alla vita.

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