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  • CM a Londra: gioiello Emirates Stadium! L'Italia? Ferma ai Mondiali del '90...

    CM a Londra: gioiello Emirates Stadium! L'Italia? Ferma ai Mondiali del '90...

    • Federico Zanon

     

    Entrare nell'Emirates Stadium vuol dire fare un passo nel futuro. La casa dell'Arsenal è il meglio che possa offrire uno stadio di calcio, in pieno centro città, a due passi da Piccadilly Circus. Comodità è la parola d'ordine, nell'arrivare, con due fermate di metropolitana in due chilometri, nell'accedere allo stadio e nel prendere posto in tribuna. Chi mette piede per la prima volta all'Emirates è catapultato in una dimensione dove calcio e passione si intrecciano in una goduria dei sensi. Tutto funziona, nessuno sgarra. Le regole ci sono e soprattutto vengono fatte rispettare. Non c'è il rischio di incontrare supporter ubriachi o pseudoultrà violenti sugli spalti, le attenzioni sono tutte rivolte al campo, al joga bonito dell'Arsenal. I tifosi assistono alla partita come se fossero seduti in poltrona, davanti alla tv. In Italia, per colpa di qualche politico incapace e strapagato e dei soliti patetici cavilli burocratici, tutto questo si chiama utopia, in Inghilterra è la normalità. 
     
    Nemmeno il profumo dei soldi sembra orientare il calcio italiano nella direzione giusta. L'Emirates Stadium oltre ad essere un palco dove recitano ventidue attori, è anche una macchina da sterline. L'Arsenal l'ha costruito in 18 mesi (i lavori sono iniziati a febbraio 2004 e sono terminati ad agosto 2005), investendo 400 milioni di sterline e dal 2006 ha iniziato ad incassare. Oltre il 45% dei ricavi dei Gunners arriva attraverso lo stadio a cui vanno aggiunti gli introiti derivanti dallo sfruttamento dell’area su cui sorgeva il vecchio Highbury, oggetto di un’operazione di sviluppo immobiliare che ha prodotto oltre 150 milioni di euro di ricavi, e quelli del naming rights. L'Emirates Airlines nel 2006 ha firmato con un accordo di sponsorship con l'Arsenal da 100 milioni di sterline che garantisce al colosso di Dubai i diritti per i prossimi 15 anni sul nome dello stadio. Tale evento si rivelò il più importante accordo di sponsorizzazione calcistica mai vista in Gran Bretagna e il più significativo nel mondo dello sport. 
     
    Un'altra fetta importante delle entrate dell'Arsenal arriva dal merchandising. Ai piedi dell'Emirates Stadium sorgono due store,il più grande e importante è the Armoury, l'armeria, all'interno della quale si può trovare qualsiasi cosa del pianeta Arsenal, dalle maglie storiche alle tazze personalizzate. E non è finita qui. Tifosi dei Gunners e non possono visitare stadio e museo, tutto per 17,5 sterline, poco più di 20 euro. Idee ed accorgimenti vincenti. In Italia, invece, vogliamo fare la guerra alle grandi d'Europa con i fucili di plastica. Con il fardello dei debiti del Mondiale del 1990 e la speranza di eventi per ottenere sovvenzioni pubbliche. Che finiscono in tasca ai soliti noti.

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