"This time for Africa". La profezia cantata da Sakira in 'Waka Waka' si sta avverando con 6 mesi di ritardo, dalla Coppa del Mondo in Sudafrica al Mondiale per club ad Abu Dhabi. A sorpresa il Mazembe si è guadagnato la finale grazie alle vittorie contro i messicani del Pachuca ed i brasiliani dell'Internacional.

In particolare, durante la semifinale giocata martedì sera allo stadio Mohammed Bin Zayed ha catturato l'occhio degli osservatori il più giovane calciatore in campo. Si tratta di Alain Dioko Kaluyituka, classe 1987, che compirà 23 anni il prossimo 2 gennaio.

L'attaccante congolese ha sfoderato un'ottima prestazione e ci aveva convinto già prima di segnare il gol del raddoppio con un radente diagonale dal limite sul primo palo. Schierato come punta centrale al posto dello squalificato Mputu, nel primo tempo il numero 15 del Mazembe si era fatto notare con un paio di devastanti accelerazioni sulla sinistra. Come diversi giocatori africani Kaluyituka può contare su dei mezzi atletici impressionanti, ma difetta ancora sotto l'aspetto tecnico-tattico e della concretezza. Spulciando tra i numeri delle statistiche, nella partita contro l'Internacional è andato al tiro 6 volte (2 in porta) ed ha commesso tre falli subendone solo uno. Dopo il triplice fischio finale si è tolto la scarpa destra (con cui ha fatto il 2-0) e l'ha alzata come fosse un trofeo.

Arrivato dal Vita Club nel 2007, Kaluyituka ha vinto per due volte di fila la Champions africana col Mazembe ed ha portato a casa anche la Scarpa d'oro grazie agli 8 gol segnati. Finora in Nazionale (Repubblica Democratica Congo, ex Zaire) ha realizzato 3 reti in dieci presenze durante le qualificazioni ai Mondiali.