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  • Collina: 'Var? L'avrei voluto durante la mia carriera. Il fuorigioco semiautomatico alzerà l'asticella' VIDEO

    Collina: 'Var? L'avrei voluto durante la mia carriera. Il fuorigioco semiautomatico alzerà l'asticella' VIDEO

    • Redazione CM
    Pierluigi Collina, presidente della commissione arbitri FIFA, è intervenuto al Festival dello Sport di Trento parlando del Mondiale in Qatar: "Siamo impegnati a preparare il Mondiale, sarà molto importante per il movimento. Io sono diventato arbitro per caso. Un mio compagno del liceo mi invitò a un corso per direttori di gara. Avevo 17 anni, ma andai giusto per fare un’esperienza diversa. Senza aspettative, senza ambizioni. Poi andò diversamente. Probabilmente nel mio Dna c'era qualcosa". 



    VITA DA ARBITRO - "Si impara sin da subito ad assumersi responsabilità e prendere decisioni. Per arbitrare ci vuole amore per il calcio logicamente. È chiaro che anche un arbitro può tifare per una squadra. Ci sarebbe da preoccuparsi se non fosse così, è una cosa normale. Poi in campo esce la professionalità e si tifa per se stesso. La paura? A determinati livelli non deve esserci, ci vuole solo senso di grande responsabilità. Oggi con la tecnologia il rischio di fare errori si è attenuato, prima invece potevi giocarti una carriera se sbagliavi in un big match. La paura vera o più che altro senso di impotenza l'avverti quando arbitri i più giovani e vedi fuori i genitori che non capiscono il momento e hanno atteggiamenti anti-sportivi".

    VAR - "L’uomo per sua natura non è infallibile, per cui avere un salvagente quando serve sicuramente è importante. Quando ho sbagliato, avrei voluto avere a disposizione uno strumento del genere. Per me stesso e per chi era coinvolto in campo. Nel 2018 cambia tutto con il Mondiale in Russia. Averne fatto parte ed avere avuto questo risultato e contribuito ad ottenerlo è una grandissima soddisfazione. La tecnologia ha aiutato: gol line technology e Var". 

    FUORIGIOCO SEMIAUTOMATICO - "Abbiamo provato ulteriormente ad alzare l'asticella. Il nostro obiettivo è fare meglio del Mondiale in Russia. Questa tecnologia sul fuorigioco ci permetterà di essere ancora più precisi e di avere tempi brevi per non creare attesa che, abbiamo capito, al mondo del calcio non piace. Questo dipende dalla tecnologia che viene utilizzata adesso, di altissimo livello. L'accuratezza è massima e i tempi rapidi. Si identifica l'esatto momento in cui viene colpito il pallone, ci sono informazioni che vengono date 500 volte al secondo. L'immagine che viene fuori è in tre dimensioni, che permette di vedere anche le minime posizioni del corpo".

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