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  • Inter, Conte: 'Esposito è già una certezza. De Vrij come Bonucci'

    Inter, Conte: 'Esposito è già una certezza. De Vrij come Bonucci'

    • Pasquale Guarro, inviato ad Appiano
    Alla vigilia della sfida di campionato contro il Parma, in tecnico dell’Inter, Antonio Conte, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa. 

    Parma una sfida speciale per il suo rapporto con D'Aversa?
    “Si, anche per il rapporto con il direttore sportivo, siamo amici d'infanzia. Con Roberto si è sviluppato un bel rapporto, anche con la sua famiglia. Sono felice che stia facendo molto bene, loro sono in un ottimo momento di forma, dovremo fare attenzione a non lasciargli troppo campo per le ripartenze perché hanno calciatori letali come Gervinho, ma tutta la squadra è forte”.

    Il reparto d'attacco la soddisfa in vista di gennaio? Arriva il momento di Politano?
    “Siamo partiti con un'idea ben precisa, conoscendo le caratteristiche del calciatori. Sapevamo di avere tre attaccanti con determinate caratteristiche. Politano non ha le caratteristiche di Lautaro, Sanchez, e Lukaku e io agli attaccanti chiedo determinate cose. Esposito inizialmente era la quinta punta e sapevamo di poter essere sereni. Poi l'infortunio di Sanchez è stata una brutta perdita e abbiamo sdoganato Esposito. Adesso abbiamo questa rosa, vediamo, speriamo che Sanchez possa recuperare quanto prima. I discorsi di mercato è sempre giusto farli confrontandoci insieme alla società”. 

    C'è qualcuno recuperabile per domani?
    “Abbiamo ancora un allenamento da fare nel pomeriggio e voglio parlare con i medici per le giuste valutazioni. Dobbiamo fare di necessità virtù e superare le difficoltà come abbiamo fatto col Dortmund. Stiamo cercando di recuperare energie fisiche e nervose e dobbiamo preparare la partita. Siamo pronti a dare battaglia, saremo pronti come in Champions, sapendo che sarà una gara difficile. Ci appelliamo al calore di San Siro”. 

    Quanto tempo serve per vedere la tua Inter?
    “Credo che un'idea la intravedi già dalle prime battute, si vede già un'idea precisa. Penso che l'idea dell'Inter si veda già in fase di possesso e non possesso. Il rammarico è quello di non aver tanto tempo per lavorare, avremmo necessità di averne di più per lavorare sui dettagli”.

    Domani potrebbero esserci molti italiani in campo da titolari, è stata una tua richiesta alla società?
    “L'obiettivo mio e della società è quello di puntare su calciatori forti e affidabili, a prescindere che siano italiani o stranieri. Detto questo, il giocatore italiano ti da delle garanzie immediate perché conosce il modo di lavorare che abbiamo qui, siamo molto più pignoli, tattici, analisi video. Andiamo nel dettaglio, questo all'estero si fa in modo minore. Poi conoscono il campionato e non hanno bisogno di integrarsi. Avere un'anima italiana è importante, ma io ormai considero italiano anche Handanovic. Bisogna avere in squadra giocatori che possano indirizzare quelli nuovi che arrivano”.

    C'è un vice Brozovic? Può farlo Sensi?
    “Per caratteristiche Sensi può sicuramente giocare davanti alla difesa, anche se io lo preferisco in posizione più avanzata perché vede calcio, ha l'ultimo passaggio, fa gol e si muove tra le linee. Ma Stefano potrebbe giocare davanti alla difesa. Abbiamo anche Borja Valero. Brozovic sta facendo bene, ma sa che sono esigente e sa dove deve migliorare”. 

    Il fatto di essere così vicini alla Juve può creare loro nervosismo?
    “Dobbiamo guardare noi stessi e non gli altri. Abbiamo iniziato un nuovo percorso, conosciamo le difficoltà, e il fatto di essere molto vicini a chi sta davanti ci deve dare soddisfazione senza farci perdere di vista la realtà. Ogni partita deve essere un banco di prova importante”. 

    Cosa dirà ai suoi in vista della sfida contro il Parma?
    “Penso che sia sempre importante fornire delle prove, far vedere al calciatore stesso perché le cose non sono andare in una certa maniera. Gli ultimi 20' contro il Sassuolo non ha reso felici né me né lo staff. Col Dortmund c'è stata comunque una bella risposta dei ragazzi. Devo sottolineare cose positive e negative, ma vi assicuro che i primi a rendersi conto di certe cose sono i miei calciatori".

    È soddisfatto di come la squadra abbia reagito all'assenza di calciatori importanti?
    “La crescita di questa squadra passa dall'assimilare certi concetti. Stefan, così come lo era Bonucci, diventa un calciatore importante perché inevitabilmente devono lasciargli spazio. O lo lasciano a lui o al vertice basso. Stefan lo sta facendo. I miei difensori devono essere i primi a fare gioco, anche Godin aveva fatto assist contro l'Udinese. Dobbiamo farlo”. 

    Dopo Brozovic, Pirlo è il più forte play che abbia allenato? In cosa può migliorare?
    Brozovic può migliorare nell'ultimo passaggio e nella verticalizzazione a squadre schierate. E stiamo lavorando molto anche sulla fase difensiva perché il suo è un ruolo importante. Quando parliamo di Pirlo parliamo di giocatori che rimarranno nella storia del calcio, Brozovic deve lavorare ma ha tutto per diventare il top”. 

    Visto che ha già lanciato Bastoni ed Esposito, crede che Agoume sia già pronto per fare il salto in prima squadra dopo il Mondiale Under 17?
    "Lucien deve fare ancora uno step. Ha delle qualità ma viene da un campionato straniero. Noi siamo molto tattici, ha bisogno di fare un altro step prima di pensare di poter giocare in prima squadra, però ha tutte le qualità e nel momento in cui ci sarà la possibilità ci lavoreremo. Abbiamo tanti ragazzi bravi come Lucien, come Pirola, tanti altri. Il settore giovanile sta lavorando molto bene, poi sta a me cogliere le opportunità che mi arriveranno dal vivaio e capire chi può far parte della rosa dell'Inter e quelli che hanno bisogno di aspettare. Da parte mia non c'è nessuna preclusione o timore. Pogba arrivò a 18 anni e giocò dopo due mesi. Se uno è forte non ho preclusioni. I giovani portano entusiasmo e determinazione, l'importante è che siano certezze perché disputiamo partite importanti in cui non c'è solo l'obiettivo di lanciare il giovane, servono i tre punti. Bastoni ed Esposito sono certezze, speriamo di averne altri".
     

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