Conte nella storia:| Ha superato Lippi, ma non Capello

Nell’era dei 3 punti, solo Capello ha fatto meglio in 28 turni: a quota 73 nel 2005-06. L’ex c.t. azzurro si è fermato a 61. Il tecnico attuale s’è migliorato rispetto al suo primo anno: +6.
Conte nella storia: ha superato Lippi e anche se stesso.
All’ultimo respiro. Segna Giaccherini, trema lo Juventus Stadium, «casino» pure in campo. Conte lascia la panchina e abbraccia uno a uno i suoi ragazzi. Il clima è da festa scudetto. Poi, davanti a telecamere e taccuini sono però tutti pompieri, o quasi. È anche normale, fra scaramanzia e timore che la spina venga staccata con eccessivo anticipo. In ogni modo, la realtà dice che la Juve ha decisamente messo le mani sul secondo scudetto conse cutivo dell’era Conte. Nove punti di vantaggio sulla seconda, anzi «nove e mezzo», visto che lo scontro diretto con il Napoli è a favore dei bianconeri. L’unico che si sbilancia un pelo, ma proprio un pelo, è Gigi Buffon, che parla di «vittoria da sei punti, perché stacchiamo il Napoli e teniamo a distanza il Milan». A sua volta, Conte invita «a vivere alla giornata e a pensare già alla trasferta di Bologna», Bonucci più o meno fa lo stesso. Infine Giaccherini: «Spero davvero che sia il gol-scudetto, diciamo che ora tocca soprattutto a noi, anche se la strada è davvero lunga».
Occhio al precedente Lazio La storia del nostro campionato sembra invece spingere i bianconeri a una maggiore spavalderia: numeri alla mano, il titolo è garantito con 9 o più punti di vantaggio a dieci giornate dalla fine. C’è un solo precedente che invita questa Juve a tenere comunque le antenne ben dritte. Nel 1999-2000 (campionato a 18 squadre), l’allora banda Ancelotti aveva sulla Lazio 9 punti di vantaggio ad appena otto giornate dal traguardo: finì per perdere lo scudetto in volata, sconfitta nella «piscina» di Perugia. Resta comunque valido il concetto dello «scudetto sicuro» con almeno +9 a dieci gare dalla fine: quella Juve era infatti a +4 con ancora 900’ da giocare. L’anno precedente era stata proprio la Lazio a subire una cocente rimonta: i biancocelesti sperperarono un +7 sul Milan con sette gare da disputare; da quel momento i rossoneri vinsero sempre, operando il sorpasso alla penultima giornata.
Antonio batte Antonio Ma la Juve di Conte è in costante crescita, a livello tecnico, di personalità e anche dal punto di vista statistic o. Già, l’anno scorso di questi tempi i bianconeri avevano appena 56 punti, -4 rispetto al Milan capolista. Erano sì imbattuti, macon addirittura 14 pareggi nel curriculum. E oltretutto non avevano impegni europei. E allora celebriamo il «Conte II», devastante in campionato e già nel «G8» d’Europa. Tre pareggi, poi cinque vittorie consecutive in questa Champions: eliminato il Chelsea nella fase a gironi, messo dietro pure lo Shakhtar di Lucescu, quind i strapazzato il Celtic con un complessivo 5-0. E la festa non sembra proprio finita. Sì, Conte è degnissimo erede di Trapattoni, Lippi e Capello.