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  • Conte ritrova Cuadrado: (anche) per lui ha detto addio alla Juve

    Conte ritrova Cuadrado: (anche) per lui ha detto addio alla Juve

    • Nicola Balice
    Con 10 euro non si mangia in un ristorante da 100 euro. Anno dopo anno, la frase che rimane del triennio di Antonio Conte allenatore della Juve, è sempre questa. Soprattutto ora che il nemico numero uno è proprio lui. Esplosa come una bomba nel 2014, quando la Juve infilava il terzo scudetto di fila, quello dei 102 punti, quello dei record. Con effetti completamente diversi è stata rievocata a più riprese dopo l'addio, quando con Max Allegri in panchina al suo posto e una squadra del tutto simile la Juve sfiorava la Champions a Berlino. E ancora dopo altri cinque scudetti, dopo un'altra finale di Champions, dopo l'acquisto (tra gli altri) di Cristiano Ronaldo. Dopo, per esempio, l'acquisto in due mosse di Juan Cuadrado: uno dei motivi che avevano portato alla fuga di Conte in una giornata di inizio estate.

    FATTORE JUAN – Si è discusso a lungo del mancato acquisto di Juan Iturbe, anche perché autentico flop nella Roma. Il vero obiettivo, la vera richiesta (non l'unica) era però proprio l'esterno colombiano, fondamentale per proseguire nel progetto del 3-5-2 ad assetto variabile e trazione anteriore di Conte. Obiettivo sfumato, impossibile da raggiungere in quell'estate del 2014. Una comunicazione che unita alle voci sempre più insistenti della cessione di Arturo Vidal (poi congelata e rimandata di una stagione), avevano spinto Conte a dire basta. Con la storia che ha saputo dare ragione in realtà alla Juve, guardacaso capace di arrivare a Cuadrado proprio un anno dopo in prestito con diritto di riscatto non fissato e lasciato scadere, prima di giungere nel 2016 a un nuovo accordo col Chelsea nonostante le resistenze del suo nuovo allenatore. Chi? Antonio Conte, ci ha provato davvero a far saltare il passaggio di Cuadrado dal Chelsea alla Juve, ma la volontà del colombiano che a Londra proprio non era riuscito a trovare la sua dimensione fece la differenza. E questa sera sarà ancora lì, avversario di Conte, a interpretare il ruolo di equilibratore fondamentale tra attacco e centrocampo nell'ultimo 4-3-3 varato da Maurizio Sarri. Con 10 euro non si mangia in un ristorante da 100 euro, forse sarebbe bastato un piccolo sforzo e la storia sarebbe cambiata già nel 2014, o forse sarebbe bastata un po' di pazienza in più da parte di Conte. Ma i forse non contano nel calcio e questa sera Juve-Inter sarà anche un po' Cuadrado-Conte.

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