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  • Coronavirus e sport, Gravina: 'Figc già al lavoro per protocollo per il campionato'. 6 casi positivi in Premier

    Coronavirus e sport, Gravina: 'Figc già al lavoro per protocollo per il campionato'. 6 casi positivi in Premier

    La pandemia coronavirus influenza anche il mondo dello sport. Calciomercato.com segue in tempo reale i principali aggiornamenti di giornata.



    20.20 Il presidente Gabriele Gravina ha commentato dal sito ufficiale della FIGC l'ok alla ripresa degli allenamenti di gruppo: "La validazione del protocollo sugli allenamenti collettivi è un passo determinante nel percorso di ripartenza del calcio in Italia. Ho espresso al ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, la mia soddisfazione e quella della federazione per la disponibilità al confronto e la fattiva collaborazione che hanno portato al raggiungimento di questo importante risultato. L'impianto scientifico del protocollo ha come scopo la tutela della salute di tutti gli addetti ai lavori per consentire, almeno al calcio di professionistico, di ripartire in sicurezza". La commissione medica della FIGC è infatti già al lavoro per stilare un nuovo protocollo per l'attività agonistica.


    19.25 Il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi ha parlato della ripresa del campionato: "Prima di riprendere il campionato servono almeno 4 settimane di allenamenti. Ripresa il 13 o il 20 giugno? Non dobbiamo porci limiti, queste quattro settimane non devono essere viste come un problema ma sono necessarie per poter tornare a giocare le partite".

    17.50 Secondo quanto riferisce Repubblica, il Comitato tecnico-scientifico ha approvato la versione del protocollo di sicurezza per la ripresa degli allenamenti collettivi presentata nei giorni scorsi dalla Lega Serie A e dalla Federcalcio. I club hanno sarebbero stati soddisfatti in quelle che erano le loro richieste principali, ossia l'abolizione del ritiro obbligatorio per calciatori e staff tecnici e della quarantena per tutti i componenti del gruppo in caso di positività di un solo giocatore. In sostituzione, il CTS prevede lo svolgimento con maggiore frequenza dei tamponi per gli atleti e il personale a stretto contatto, in modo da isolare da subito gli eventuali casi ed impedire il contagio degli altri. 


    17.10 La Premier League ha confermato ufficialmente la positività al coronavirus di 6 persone, da 3 squadre differenti, dopo la prima sessione di test di massa. Nelle ultime 48 ore, 748 tra giocatori e componenti dello staff sono stati esaminati. Come da protocollo, i tre club coinvolti dovranno far osservare una settimana di quarantena ai rispettivi tesserati.


    15.15 Il difensore del Benevento Luca Caldirola: "Ripresa? Nessuna paura. Bundesliga ripartita? Germania più avanti, non solo nel calcio". LEGGI QUI TUTTE LE DICHIARAZIONI

    15.00 Il difensore del Lecce Giulio Donati: "Nessuna paura di riprendere, siamo super controllati". LEGGI QUI TUTTE LE DICHIARAZIONI

    14.45 Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora a Italpress: "Ripresa campionato? Speriamo il prima possibile, ma non abbiamo certezze". LEGGI QUI TUTTE LE DICHIARAZIONI

    14.30 Ispettori della Premier League 'spiano' gli allenamenti delle squadre. Da oggi sono ripresi gli allenamenti in piccoli gruppi per i club del massimo campionato britannico, rispettando le norme di distanziamento sociale e una serie di precauzioni igenico-sanitarie per limitare i rischi di contagio. Secondo il Times, nei prossimi giorni ognuna delle venti società della Premier riceverà la visita degli ispettori che verificheranno il rispetto del protocollo redatto in accordo con le linee guida del governo: le norme sopra citate e la durata massima di 75 minuti.​

    13.35 Duro sfogo del capitano del Watford Troy Deeney: "Non torno in campo, non metto a rischio mio figlio di cinque mesi". LEGGI TUTTE LE DICHIARAZIONI

    13.30 Coppe europee a rischio per i club inglesi: il Governo inglese non vuole esentare le squadre estere dal periodo di quarantena. LEGGI QUI LA NOTIZIA

    11.50 Giocare a porte chiuse non dispiace proprio a tutti. Il difensore del Borussia Dortmund Mats Hummels spiega a Kicker: "Giocare senza i tifosi è certamente triste, specie se penso alla sfida con il Bayern Monaco quando di solito avevamo 80mila persone in casa. Senza il pubblico però posso dare e ricevere molti più consigli e comandi dalla panchina. Quando lo stadio è pieno faccio fatica a comunicare a dieci metri di distanza. E' solo una situazione diversa, ma non la vedo come qualcosa che cambierà i destini della Bundesliga. Lo definirei punto zero. Sicuramente giocare senza tifosi e con gli spalti vuoti crea un’atmosfera speciale, diversa e svantaggia anche chi gioca in casa, ma tutto sommato questo vale anche per quando affronteremo i nostri avversari fuori casa".​

    11.30 Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin scrive al Lione: "Chiusura campionato il 3 agosto è solo un'indicazione". LEGGI TUTTE LE PAROLE

    10.30 Il leader della Lega Matteo Salvini è intervenuto a 'Un Giorno da Pecora' su Radio1 Rai e parlato della possibile ripresa dei campionati di calcio in Italia: "Il ministro dello Sport Spadafora ha detto quattro cose diverse in quattro occasioni diverse... Spero che non ci sia un pregiudizio, perché il calcio mantiene i campetti di periferia nelle nostre città e se non riparte quello rischiano di chiudere anche i campetti dei bimbi. Il sistema calcio muove 4 miliardi di euro e dà lavoro a circa 50mila persone, che portano a casa 1000 euro al mese se va bene".​

    9.00 Non tutti i calciatori corrono gli stessi rischi di contagio da coronavirus. Secondo uno studio dell'università di Aarhus (Danimarca), riporta Il Corriere della Sera, sono i centravanti ad essere a maggiore rischio contagio: questo infatti il ruolo più esposto, avendo una media di contatto di due minuti rispetto al minuto e mezzo della media generale.

    8.50 Oggi riprendono gli allenamenti di gruppo per i club di Premier League.

    8.45 I laziali raccolgono le firme scudetto: sulla piattaforma Change.org, il Comitato Consumatori Lazio ha lanciato l'appello e la raccolta firme per chiedere al premier Conte e al ministro Spadafora la riapertura del campionato.

    8.30 Andrea Sartori, capo globale della divisione sport di KPMG, analizza a Tuttosport i rischi per il calcio: "Bundesliga in fuga? Certamente sta sfruttando in modo eccellente il palcoscenico sul quale per il momento è da sola. Un po' come gli inglesi durante la pausa natalizia, i tedeschi ora sono al centro del mondo, unico campionato di un certo livello che offre partite agli appassionati. Questo regala enorme visibilità al campionato, ai marchi dei singoli club e ai loro sponsor. Oltretutto hanno maggiore possibilità di terminare la stagione avendo solo 74 partite da giocare rispetto alle nostre 124. Limiteranno moltissimo i danni legati alla pandemia di Covid. Noi avevamo calcolato che se non avessero ripreso avrebbero avuto perdite fra i 650 e i 750 milioni, adesso saranno decisamente meno. Nasce lo spread del pallone? Si può dire anche così. Più tecnicamente si può ipotizzare che i club tedeschi aumentino in modo significativo il loro potere d'acquisto, avendo a disposizione maggiore liquidità in un mercato che vedrà inevitabilmente scendere i prezzi dei calciatori. La Serie A, anche in caso di ripresa del campionato, subirà un deprezzamento medio del 17% che potrebbe diventare del 26% in caso di mancata ripresa. Perdite? In caso di stop le abbiamo calcolate in 650 milioni di euro. A questo si deve aggiungere la svalutazione dei giocatori e calcolare il caldo dell'indotto. Diciamo che non è una follia pensare che il settore, in caso di mancata ripartenza, possa accusare danni per almeno un miliardo".

    8.15 Il proprietario dell'Udinese Giampaolo Pozzo ha concesso una lunga intervista a Repubblica: "Non voglio ripartire a giugno perché bisogna usare il buon senso. Mi sembra assurdo incaponirsi su questa accelerazione. Io non dico che non si debba ricominciare il campionato, ma che lo si deve fare in sicurezza. Il punto non è il protocollo in sé, ma il fatto che siamo quasi a fine maggio e che le forzature non servono a niente. Mi passi il paragone, ma è come se si volessero fare diventare di 12 ore le giornate, che ne hanno 24. Un calendario come quello ipotizzato non è applicabile: si rischiano soltanto infortuni a catena. Bisogna trovare soluzioni diverse. Una può essere quella dei play-off e dei play-out. In ogni caso l’Uefa aveva indicato il 2 agosto come data limite per potere giocare le coppe e si può anche ragionare con l’Uefa di questo".

    8.00 Due settimane chiave per la ripartenza del campionato. La Figc si è adeguata al Decreto e ha sospeso gli eventi sportivi fino al 14 giugno, ma non è ancora una data definitiva e spera e lavora per una riapertura al 13 giugno. Intanto oggi il Cts esaminerà il protocollo sanitario con le nuove correzioni inviate da Lega Serie A, Federazione medico-sportiva e Figc, domani in programma Consiglio federale.

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