Calciomercato.com

  • Coronavirus e sport, Ferrero: 'Pensiamo alla prossima stagione'. Allenamenti, le possibili date della ripresa

    Coronavirus e sport, Ferrero: 'Pensiamo alla prossima stagione'. Allenamenti, le possibili date della ripresa

    La pandemia coronavirus influenza anche il mondo dello sport. Calciomercato.com segue in tempo reale i principali aggiornamenti di giornata. 

    22.40 Il governo è al lavoro per il nuovo DPCM che regolerà la fase 2, quella della ripartenza dopo il lockdown da coronavirus. Per il 4 maggio dovrebbe essere fissata la ripresa degli allenamenti individuali, mentre per le sedute di squadra si dovrà attendere il 18. 

    20.30 Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, scende in campo per l'emergenza coronavirus. Il patron ha donato otto respiratori polmonari agli ospedali del capoluogo campano Cotugno e Pascale, quattro a testa. Lo riporta Tv Luna.

    18.40 Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, parla ai microfoni di Rai Radio 1: "Basta prenderci in giro, pensiamo alla prossima stagione". LEGGI QUI TUTTE LE PAROLE

    18.25
    Niente titolo per l'Ajax. Lo ha deciso la Federazione olandese, che ha stabilito oggi tutti i criteri (CLICCA QUI) per titolo, retrocessioni e qualificazioni alle coppe europee. 

    15.35 La finale di Coppa di Germania, inizialmente prevista per il 23 di maggio con sede a Berlino, è stata rimandata a causa dell'emergenza Coronavirus. I partecipanti alla finalissima non sono stati ancora delineati e secondo Kicker per questo la DFB ha deciso di posticiparla per il prossimo 30 giugno

    15.30 Betis Siviglia in lutto per la scomparsa di Hugo Galera. Fu il presidente del club dal 1989 al 1992 

    15.10 La Fifa avvia il 'piano Marshall' per il calcio: subito 150 milioni di dollari alle Federazioni. LEGGI QUI LA NOTIZIA

    14.30 La FIA, la federazione internazionale automobilismo ha cambiato il proprio statuto e ha confermato che per fronteggiare l'emergenza coronavirus le decisioni non saranno più prese con la totalità dei consensi, ma a maggioranza.

    14.15 Daniele Orsato di Schio è stato eletto oggi come nuovo rappresentante degli Arbitri Italiani.

    13.45 Gianni Rezza dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) parla della possibile ripresa del calcio: "Non è a rischio zero, scelta difficile". LEGGI QUI TUTTE LE DICHIARAZIONI

    12.29 Il primo calciatore della Ligue 1 francese infettato dal coronavirus, Junior Sambia (23enne centrocampista del Montpellier) è ricoverato all'ospedale in rianimazione

    12.06 Tre calciatori argentini che giocano in Arabia Saudita (Leonardo Gil dell'Al-Ittihad, Sergio Vittor del Damac e Cristian Guanca dell'Al-Shabab) sono bloccati da una settimana all'aeroporto di Francoforte in Germania. 

    11.32 In casa Sampdoria procede la trattativa tra club e calciatori per il taglio degli stipendi per quattro mesi da marzo a giugno. Secondo Il Secolo XIX, la squadra blucerchiata ha rifiutato questa proposta del presidente Ferrero: in caso di ripresa del campionato sarebbero state tagliati le mensilità di marzo e aprile, mentre mezzo mese rientrerebbe ai giocatori come bonus salvezza, invece maggio e giugno andrebbero corrisposti entro dicembre 2020; altrimenti in caso di stop definitivo alla stagione la sforbiciata sarebbe andata oltre i due mesi. 

    11.05 L'allenatore Massimiliano Allegri ha effettuato una donazionale alla Caritas di Livorno per aiutare le famiglie in difficoltà economica. 

    10.40 Il nazionale gallese del Real Madrid, Gareth Bale ha donato mezzo milione di sterline a un ospedale a Cardiff e mezzo milione di euro a strutture della capitale spagnola. 

    10.39 Il sindaco di Liverpool, Steve Rotheram ha chiesto l'apertura di un'indagine per stabilire se la partita con l'Atletico Madrid in Champions League giocata lo scorso 11 marzo si sarebbe potuta disputare a porte chiuse. Il sospetto è che quella gara, che portò nella città inglese oltre 3mila tifosi da Madrid, sia stata la causa scatenante dell'epidemia di coronavirus locale. 

    10.28 L'Istituto per il Credito Sportivo ha donato 100mila euro alla Protezione Civile e alla Croce Rossa Italiana. 

    10.13 La Bundesliga tedesca è pronta a riprendere il campionato già il 9 maggio. Si andrà avanti anche se ci fossero nuovi contagi tra i calciatori: "Se l'infezione fa ammalare una maestra, non si chiude tutta la scuola". ​

    10.01 La Liga spagnola si prepara per riprendere gli allenamenti l'11 maggio, con una prima serie di test entro il 28 aprile e gli stadi chiusi fino al 2021. 

    09.52 Il Genoa dice no ai playout attraverso un comunicato ufficiale: "Non si possono imporre oggi regole nuove, mai utilizzate, diverse da quelle che conoscevamo in partenza. Non è previsto in alcun modo. E’ sbagliato a livello di principio oltre che nella pratica: chiunque vuol vedere riconosciuti i proprio sforzi sul campo secondo le regole note a tutti. L'obiettivo prioritario è superare l’emergenza sanitaria, per quanto riguarda il campionato la volontà di tutti resta quella di portare a termine la stagione sportiva 2019-2020, qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza". 

    09.44 Riprende il dialogo tra Lega Serie A e Associalciatori. Ieri c'è stato un contatto durante il tavolo delle componenti federali, ma a breve ci sarà un incontro. Oltre al taglio degli stipendi, c'è il problema dei contratti in scadenza a fine giugno. La Fifa ha raccomandato di estenderne la durata, la Uefa sta lavorando a un accordo con Fifpro, Eca e Leghe nazionali per considerare la stagione 2019/20 di 13 mesi e la 2020/21 di 11 mesi. 

    09.36 I club di Serie B si dividono sulla ripresa del campionato: sarebbe meno complicato giocare solo play-off e play-out. 

    09.22 In Lega Pro aumenta il partito di chi vorrebbe far ricomunciare i campionati di Serie C per evitare eventuali ricorsi. C'è un'ipotesi di far giocare tutti i play-off e i play-out a Novarello. 

    09.15 Il protocollo sanitario è la chiave per la ripresa del campionato di calcio italiano in Serie A. Uno dei nodi da sciogliere è legato a come comportarsi in caso di nuovi contagi tra i giocatori. Il Corriere dello Sport riporta la proposta di una fonte che preferisce restare anonima: "Disegnare il calendario in modo che ogni squadra giochi ogni 14 giorni. Cioè le partite ogni settimana, ma sfalsate in modo tale che ogni squadra giochi ogni due. Praticamente il tempo della quarantena". 

    09.06 L'allenatore boemo Zdenek Zeman ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Azzererei la stagione, si chiude e si riparte poi quando sarà possibile, magari a settembre. Ma i campionati sono falsati, fermi come sono da due mesi. Poi so bene che esistono interessi economici e che dunque se si riprenderà sarà esclusivamente per ragioni finanziare e per tentare di frenare quella montagna di debiti che il movimento stesso ha prodotto. Rivoluzionare i calendari? Non mi piace l’idea, per me si comincia a settembre e si finisce a giugno. E comunque so bene che c’è chi la vuole cotta e chi cruda ed è difficile mettere assieme tante teste. Sto a guardare, spero che sia possibile tornare alla normalità e dunque al calcio che piace a me. E se ce ne sarà ancora la possibilità, se me la daranno, di fare ciò che mi diverte: allenare, a modo mio". 

    08.59 L'ex attaccante barese Antonio Cassano ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera: "Io fermerei il campionato. Come fanno a ricominciare atleti che sono fermi da due mesi? Dovrebbero giocare ogni tre giorni, ci sarebbero infortuni a raffica: una follia. Negli spogliatoi ci sono 50 persone: come si fa ad azzerare il rischio? Ci sono interessi importanti in ballo, ma non bisogna esagerare. Sono un privilegiato, ho una famiglia felice e anche la piscina. Mi guardo 3 o 4 partite di calcio al giorno in tv. Quando tutto questo sarà finito forse mi impegnerò di più in televisione o magari mi dedicherò a un'altra mia grande passione e mi metterò a fare il direttore sportivo. Mi piace da quando ho messo piede a Coverciano per prendere il patentino". 

    08.45 L'attaccante paraguaiano del Genoa, Antonio Sanabria ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Mi manca la routine di allenarmi tutti i giorni e l'atmosfera degli spogliatoi. Mi piacerebbe tornare a segnare nel nostro stadio, sarebbe bello". 

    08.32 L'ex centrocampista Vladimir Jugovic ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Se si riprende a giocare, sarà una vittoria per tutti. E saranno contenti anche quelli a cui non piace il pallone perché sarebbe quasi un segno di normalità. Ma sempre tenendo in mente che ora il campionato è in secondo piano: prima di tutto salviamo più vite possibile, poi ci sarà sempre tempo per giocare. Se si giocasse, tutto sarebbe comunque nell’ombra del virus. Il vincitore sarà meno importante del solito visto ciò che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Tante volte ci si chiede perché una squadra che ha meno talento vinca: vuol dire che è stata più unita e concentrata sull'obiettivo. Vale per i campionati e pure per il coronavirus". 

    08.27 Il difensore dell'Ascoli (serie B), Simone Padoin si racconta al profilo Instagram della Gazzetta dello Sport: "Sono a Bergamo da una ventina di giorni con moglie e i tre piccoli, prima ero a ad Ascoli. Ma qui ho un giardino grande, i bambini possono sfogarsi. Conosco bene i bergamaschi, sapranno rialzarsi. Ad Ascoli c'è uno spogliatoio piuttosto caldo? Non mi era mai capitato. Ci sono stati episodi di cui non vorrei parlare, forse noi vecchi avremmo potuto fare di più". 

    08.15 L'allenatore del Catania (serie C), Cristiano Lucarelli ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Il calcio è vittima di attacchi demagogici, smettiamola con questi luoghi comuni. Mi aspetto riforme di sistema, perché con quello che è successo molte squadre scompariranno. Sono rientrato a Livorno, mi dedico alla famiglia e porto avanti il lavoro aggiornandomi continuamente. I contatti con il mio staff sono quotidiani, ma il campo mi manca. Se il campionato di C non dovesse riprendere, sarebbe giusto premiare le capoliste Monza, Reggina e Vicenza perché hanno acquisito un vantaggio largo e andrebbero in B con merito. Queste squadre vanno tutelate, e lo stesso vale per il Benevento in A. Per la quarta promossa dalla C alla B si dovrebbe seguire lo stesso criterio utilizzato per i ripescaggi, analizzando la storia degli ultimi anni, il bacino d'utenza e le presenze allo stadio. Non mi piacciono i sorteggi, ma in extrema ratio se ne potrebbe fare uno fra le 3 o 4 società con i requisiti migliori". 

    08.01 La ct della Nazionale femminile italiana di calcio, Milena Bertolini ha dichiarato in un'intervista a Tuttosport: "Una pandemia del genere pone di fronte all'intera società, non solo il mondo del calcio, due strade: cambiare in meglio oppure il declino. Ce lo insegna la storia. Il mio è un atteggiamento positivo e realistico. Non è scontato che si esca migliori, ma ci dobbiamo provare. Invece quello che sto vedendo è molta attenzione sull'immediato, su mettere una toppa al problema, senza avere una visione di insieme su come migliorare per il futuro. In una visione d’avanguardia, lo sviluppo del calcio femminile è importante per la società perché porta valori e piace alla gente, perché contribuisce al benessere delle persone. Coglierei proprio questa necessità di rivedere tutto per riprendere il progetto del Governo sul professionismo". 

    07.59 L'attaccante della Cremonese (serie B), Daniel Ciofani ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Cremona è stata da subito una delle città più colpite dal virus, sentivo in continuazione passare ambulanze a sirene spiegate e ogni sera il conto dei morti e dei ricoveri in terapia intensiva era altissimo. Tanti miei compagni erano riusciti a raggiungere casa, a Cremona siamo rimasti io, Piccolo e Migliore. Travolti da una tragedia sempre più grave. Chi non vive in quella realtà non può capire, qui a Roma la situazione è molto più tranquilla. Quando parlavo con mio fratello che gioca nel Bari mi rendevo conto che non c'era la percezione di quello che stava succedendo da noi. Ho letto il libro di Van Basten. Mi manca il calcio, è il mio lavoro. Ma mi sembra giusto che prima si pensi alla salute. Sono convinto che prima o poi si dovrà tornare a correre su un terreno di gioco, ma lo si dovrà fare in massima sicurezza. Paura no, però la preoccupazione razionale è a dieci. Mi spaventa soprattutto l’idea di dover fare un maxi ritiro blindato di due o tre mesi". 
     

    Altre Notizie