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  • Coronavirus, il compagno del Picchio Calcio Somaglia del Paziente 1: 'Sintomi, quarantena e tv, così convivo con il virus'

    Coronavirus, il compagno del Picchio Calcio Somaglia del Paziente 1: 'Sintomi, quarantena e tv, così convivo con il virus'

    Hanno la stessa passione, hanno condiviso i campi di periferia, ora si trovano a lottare contro lo stesso avversario, che con il calcio non c'entra nulla. Mattia, il Paziente 1, e A.F. (ha chiesto di inserire solo le iniziali), compagni di squadra del Picchio Calcio Somaglia, squadra a 11 del Csi Eccellenza Cremona, si trovano di fronte a un nuova sfida, un nuovo rivale. Che non risponde al nome di Real S.Bernardino, che guida alla classifica, o Graffignana, che ha gli stessi punti in classifica, ma Coronavirus. Da battere, come tutti gli altri, ma questa volta non "fianco a fianco". A raccontarlo A.F. in un'intervista a Corriere.it: "Mi ha chiamato una dottoressa infettivologa di Milano. Mi dice: come sta? Come si sente? Io le dico che sto bene, e lei: mi dispiace, è risultato positivo al test. Sono rimasto basito per qualche secondo e ho guardato l’orologio. Forse volevo fissare nella memoria un momento così importante, erano le 11.53 di domenica mattina. Ho fatto un respirone e mi sono detto: stai tranquillo e cerca di essere razionale. E così ho cominciato a convivere con lui".

    PAZIENTE - "Sabato 15 ha giocato con me, sono stato seduto accanto a lui. Quando si è saputo che era in ospedale, venerdì, tutti quanti ci siamo messi volontariamente in isolamento e sabato ci hanno fatto i tamponi".

    SINTOMI - "Alcuni ancora devono arrivare. Per adesso siamo risultati positivi in sei, più Mattia. Siamo tutti in quarantena nelle nostre case. Nessuno di noi per ora è stato così male da essere ricoverato. Qualche sintomo, qualche linea di febbre, ma niente di serio. Io sono sposato, ero convinto di aver contagiato mia moglie e invece, con mia grande sorpresa, il suo tampone è negativo. Devo rimanere in casa, non avere contatti ravvicinati con altre persone, a partire da mia moglie che come me è in quarantena. E poi niente sudate, tachipirina all’occorrenza, chiamare subito il 112 se i sintomi si aggravano e misurare la febbre più volte. Per adesso varia fra i 37.1 e i 37.8. Non ho difficoltà respiratorie e ogni tanto mi viene un colpo di tosse, ma niente di che".

    COMPAGNI - Abbiamo creato un gruppo WhatsApp fantastico. Ci scriviamo difficoltà, dettagli che preoccupano o divertono. È diventato un passatempo. Per il resto ascolto musica, parlo al telefono, mando messaggi, e poi non so più quanto calcio e documentari ho visto. Me ne sto a guardare il cane che gioca con mia moglie in giardino. Vorrei tanto abbracciarla ma non si può".

    PRECAUZIONI - "Dormiamo in stanze separate e usiamo bagni diversi. Io disinfetto il mio ogni volta che lo uso. Stiamo rigorosamente a più di due metri di distanza. Mangiamo e parliamo in lontananza".

    TAMPONI - "Una settantina di persona sono state controllate. Ma ho saputo dall’infettivologa una cosa surreale: pur di farsi fare il tampone qualcuno che mi conosce si è inventato contatti recenti con me mai avvenuti".

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