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  • Covid: il virus mutato nei visoni impone il lockdown in Danimarca e spaventa l'Europa

    Covid: il virus mutato nei visoni impone il lockdown in Danimarca e spaventa l'Europa

    • Riccardo Tranchida
    Cresce la preoccupazione in Danimarca, oltre che per il diffondersi del Covid, anche per la mutazione del virus riscontrata qualche giorno fa nei visoni e trasmissibile da quest'ultimi agli esseri umani. Il governo del paese scandinavo ha, pertanto, deciso di procedere con un lockdown a livello regionale per contrastare il propagarsi di questa forma mutata di Coronavirus. Il nuovo confinamento sarà valido fino al 3 dicembre e coinvolgerà, nello specifico, 280.000 abitanti di sette municipalità dello Jutland settentrionale. 

    Un provvedimento che fa seguito a quello deliberato due giorni fa relativo all'abbattimento di 15 milioni di visoni in più di mille allevamenti. Misure così radicali sono state adottate a scopo preventivo, per scongiurare che la variante mutata del virus possa interferire con la sperimentazione e la messa a punto del vaccino. Di tutto ciò è stata ovviamente informata l'Organizzazione Mondiale della Sanità la quale ha dichiarato di tenersi sempre in stretto contatto con il governo danese per essere costantemente aggiornata sugli sviluppi del virus modificato presente nei visoni. 

    Il rischio che si corre in ottica vaccino, però, è molto alto visto che le 12 persone finora contagiate da questa nuova forma del Covid-19 non rispondono più in maniera positiva nel formare gli anticorpi neutralizzanti. Questo è un problema non da poco per tutti i ricercatori che stanno lavorando al vaccino in quanto la proteina Spike, che consente l'entrata del virus nelle cellule, in questa nuova forma sembra non incontrare più alcun ostacolo rendendo gli anticorpi indotti da qualunque vaccino inutili. Tutto ciò potrebbe allungare ulteriormente i tempi previsti per avere un vaccino distribuito sul mercato. 

    Il primo ministro danese, Mette Frederiksen ha definito la situazione “estremamente grave” e il ministero per la salute pubblica e le malattie infettive del paese nordico ha paventato l'ipotesi di rischiare, nel peggiore dei casi, che “la pandemia ricominci da capo con sede in Danimarca”. Uno scenario che getta nello sconforto una Europa sempre più alle prese con l'affrontare la seconda ondata epidemiologica.

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