Crac Rossi: Juve, lasci o raddoppi?
Giuseppe Rossi si è rotto il crociato anteriore del ginocchio destro. Resterà fermo ai box almeno sei mesi. Una mazzata per il giocatore, per il Villarreal e forse per la Nazionale di Prandelli in ottica Euro 2012. Ma quali sono le conseguenze del crac di Pepito sul mercato?
Nell'immediato il valore dell'attaccante italo-statunitense subirà un inevitabile ridimensionamento. Nell'estate 2012 il Sottomarino Giallo difficilmente potrà chiedere ancora oltre 30 milioni di euro per Rossi. E allo stesso tempo, senza Pepito, il Villarreal faticherà a trovare un posto nella prossima Champions League. Cosa che ovviamente alimenterebbe le voglie di addio del puntero.
La Juventus, si sa, non ha mai rinunciato del tutto a lui. Dopo lo smacco della scorsa estate, Marotta aveva già in mente di ripartire alla caccia di Rossi a giugno. E allora come influirà il grave infortunio? Da una parte potrebbe essere un'occasione per i bianconeri. Acquistare un giocatore di livello, giovane (ha solo 24 anni), a una cifra più bassa del suo valore reale. In ottica futuro, un possibile colpaccio.
Dall'altra ci sono incognite inevitabili. La prima è scontata: come recupererà Pepito? In casa Juventus ne sanno qualcosa. Basta vedere come se la passa Quagliarella, ristabilitosi fisicamente, ma ancora intimorito quando il gioco si fa duro. Per questo Antonio Conte lo sta impiegando con il contagocce. Sicuri che la cosa non si ripeta con Rossi?
Inoltre il deprezzamento dell'attaccante potrebbe ingolosire le pretendenti e creare molta più concorrenza. E allora chi ha la certezza che Pepito sceglierebbe la Juventus? Soprattutto se in gioco ci dovesse essere anche il Napoli del suo estimatore De Laurentiis. Pure il Villarreal si porrà delle domande: perché cedere Rossi proprio nel momento in cui vale meno? Ma qui non dovrebbero esserci problemi: il presidente Roig promise a suo tempo la despedida all'agente del calciatore nel 2012 quando Juventus e Barcellona gli facevano la corte. Insomma, Juve lasci o raddoppi? Hai 8 mesi per decidere...
