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  • Cresce una Lazio sudamericana a passo di danza

    Cresce una Lazio sudamericana a passo di danza

    • M. A.

    Scegliete voi se cumbia, tango o samba. Scegliete voi cosa ballare: preferite i colombiani, gli argentini o i brasiliani? Sì, perché sta nascendo una Lazio sudamericana. L’allegria sarà di casa, portoghese e spagnolo saranno le lingue ufficiali. Lo dice l’organico (in rosa ci sono già sei sudamericani, oltre a Zarate), lo spiegano bene gli obiettivi di mercato di Lotito e Tare. Fin qui tre acquisti: due argentini, Novaretti e Biglia, e un colombiano, Perea. Il prossimo sarà brasiliano, Felipe Anderson, se la missione del d.s. andrà a buon fine.

    La cumbia 

    È cambiata la strategia. Non solo nord Europa, che fin qui era stato il pezzo forte di Tare. La Lazio è sbarcata dall’altra parte dell’Oceano Atlantico: Perea è stato un lampo all’ultimo Sub 20, il campionato sudamericano dello scorso gennaio. «Segnatevi questo nome, sarà la nostra rivelazione », dice Tare a chiunque gli chieda lumi sull’acquisto. La Lazio vuole farlo crescere all’ombra di Klose: l’idea è quello di farlo ambientare con calma vicino a Miro, ecco perché su indicazione di Petkovic continua anche la caccia a un altro attaccante, sempre a patto che Kozak venga mandato a giocare.

    Il tango 

    A giocare, alla Lazio, arriveranno Novaretti e Biglia. Sul difensore, ex Toluca, ha speso parole d’elogio anche Roberto Mancini: un bel biglietto da visita. Certo, tutto da confermare, ma Lotito e Tare — si sa — sono uomini che amano le scommesse. Non è una scommessa invece Lucas Biglia, ormai ex capitano dell’Anderlecht, da poco tornato nel giro della Seleccion: facile che finisca in competizione con Ledesma, in spagnolo si capiranno bene.

    La samba 
    Felipe Anderson, invece, parla portoghese anche se su twitter dimostra di capire bene l’italiano. Sono ore calde per il suo trasferimento, Tare e un emissario del club si riuniranno nelle prossime ore con il Santos. Chissà se a Formello troverà il connazionale Hernanes. Il Profeta ora ha la testa alla Confederations, contro il Giappone è entrato a gara in corso. Lui balla in stile capoeira: a Petkovic andrebbe bene lo stesso.

    (Gazzetta Sportiva - pagine romane)


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