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  • Crespo a CM: 'India? Non ci vado, amo troppo Parma. Che gol al 92' alla Juve...'

    Crespo a CM: 'India? Non ci vado, amo troppo Parma. Che gol al 92' alla Juve...'

    • Marco Gentile - Marco Guidi

    E' il 9 gennaio 2000, il Parma sta perdendo per 1-0 al Tardini contro la Juve. I ducali sono in 9, sembrano spacciati. Al 92' Walem apre sulla sinistra per Hernan Crespo. Il lancio della disperazione, con la difesa bianconera apparentemente schierata. Il Valdanito scatta, addomestica la sfera, poi all'improvviso vira verso il centro. Punta Ferrara, finta e controfinta. Si è defilato troppo, mugugnano in tribuna. Niente di più falso. L'argentino infatti fa partire un sinistro a pelo d'erba dalla precisione chirurgica. Van der Sar allunga il piedone, non ci arriva. Palo, gol! Lo stadio esplode.

     
    "Forse non è stata la rete più bella fatta qui - spiega Crespo in esclusiva a Calciomercato.com, a margine dell'evento CibusInCittà, che lo ha visto tornare a calcare il verde prato del Tardini per beneficenza  a quasi 5 mesi dall'addio nel triangolare tra le Mediaset Stars, la Grande Distribuzione e gli Imprenditori ducali -. E di sicuro nemmeno il mio gol più importante con la maglia del Parma. Ma non so perché, è quello rimasto nel cuore della gente. Tutti me lo ricordano quando mi incontrano in giro".  
     
    Oggi a Parma, domani in India. E in mezzo il corso da allenatore a Coverciano...
    "La Premier League Soccer è stata posticipata in autunno, per questo non sono andato ancora in India. Vedremo in futuro, ma devo dire la verità: la fantasia mi sta passando. Alla fine credo che in India non ci giocherò mai...".
     
    Non è che ti sei affezionato troppo al Belpaese per andartene?
    "Ho un profondo amore per l'Italia, per questo resto radicato qui a Parma. L'affetto e la tranquillità che mi dà questa città sono immensi. Sì, faccio fatica a rinunciare a tutto questo...".
     
    A proposito di Parma, i tuoi ex compagni stanno finendo benissimo la stagione...
    "Sì, il mio Parma va alla grande. Il cambio di allenatore ha avuto un ruolo fondamentale nella crescita della squadra. Donadoni ci ha dato un gioco, portandoci all'ottava posizione. Una cosa impensabile sino a qualche mese fa".
     
    In molti non credevano nemmeno nello scudetto della Juventus...
    "La lotta per il titolo è stata molto affascinante. Un bel duello tra Juve e Milan, che sono state nettamente le squadre migliori del torneo. Hanno vinto i bianconeri, complimenti. Le altre invece sono state troppo discontinue".
     
    Non credi che rispetto ai tempi del tuo arrivo in Italia il nostro campionato sia sceso di livello?
    "La serie A è in un periodo di transizione. Abbiamo perso terreno rispetto ad altri tornei e ora si deve recuperare. Le squadre italiane fanno tanta fatica in Europa, ma il campionato non è stato male quest'anno. Certo, io sono il primo che vorrebbe tornare ai fasti del passato, quando i campioni alla Messi o Cristiano Ronaldo giocavano in Italia".
     
    CR7 ci fa pensare a Mourinho. Dicono tu abbia il cruccio di non aver fatto parte dell'Inter del Triplete nel 2010. E sì che sino a pochi mesi prima avevi il tuo armadietto ad Appiano Gentile...
    "Ma no, nessun rimpianto. Sono stato molto felice per i miei compagni e amici d'allora. Io in nerazzurro ho vinto tanto e sono contento così".
     

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