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  • Ronaldo: 'La gente si aspettava un Cristiano diverso, ma io continuo a fare gol. E voglio giocare ancora 4/5 anni'

    Ronaldo: 'La gente si aspettava un Cristiano diverso, ma io continuo a fare gol. E voglio giocare ancora 4/5 anni'

    In un'intervista esclusiva rilasciata a DAZN Spagna, il cinque volte pallone d’oro e attaccante del Manchester United, Cristiano Ronaldo, ha ripercorso tutte le tappe della sua carriera: a partire dai successi passati, fino alle aspettative sul suo futuro. Sono cambiate molte cose da quel 14 agosto 2002, quando un giovanissimo CR7, a soli 17 anni, esordiva con lo Sporting Lisbona. Poi Manchester United, Real Madrid, Juventus, di nuovo United e Portogallo: per un totale di più di mille partite e 804 gol.
     
    IL SEGRETO DEL SUCCESSO DI CR7 – Tante le soddisfazioni ottenute negli anni, raggiunte grazie alla sua dedizione al lavoro, allo sforzo e al sacrificio, come lui stesso ha raccontato: "Sono arrivato fino a qui seguendo la mia strada, lavorando ogni giorno, cercando ancora di migliorare in alcuni aspetti, prendendomi cura anche di me stesso, che è molto importante, sia fisicamente che mentalmente perché nel calcio è un'età…".
     
    SUPERATE LE MILLE PARTITE - A 37 anni, il portoghese continua a giocare con la stessa sete di vittoria - o più - di quando ha iniziato, e sa che raggiungere quell'età e mantenersi al top della forma richiede molta professionalità. "Ho già superato le mille partite, è una cifra molto alta, ma continuo con l'illusione di poter dare ancora di più e di stare ancora bene, che è un punto molto importante. E soprattutto continuare a divertirmi" ha spiegato il portoghese.
     
    ANDATA E RITORNO PER MANCHESTER - Quando ha raggiunto la maggiore età, Ronaldo ha deciso di lasciare Lisbona alla volta del Manchester. Poi nel 2021, dodici anni dopo aver salutato i tifosi all'Old Trafford e aver fatto la storia con Real Madrid e Juventus, Cristiano ha deciso di tornare in Premier League e vestire nuovamente la maglia del Manchester United. E come lui stesso ha affermato: "Lasciare lo Sporting e venire al Manchester è stato il cambiamento più importante della mia vita. E ora tornare a 36 anni da padre di famiglia, con tanti figli, è stato anche un momento molto bello. Volevo dimostrare a me stesso di essere capace di giocare ad alto livello. Penso di non aver deluso le aspettative, perché forse la gente si aspettava un Cristiano diverso. E invece soprattutto in Champions League ho segnato in tutte le partite. È stato un bel cambiamento tornare a casa tanti anni dopo”.
     
    PARLANO I NUMERI – Non è tanto l’età che conta, ma i numeri: "Non è facile, ma dimostro anno dopo anno che parlano da soli. Non c'è bisogno che ti dica che sono molto bravo, perché ci sono i numeri”.
     
    VINCERE È L’UNICA COSA CHE CONTA -
    I 34 titoli esposti in vetrina non gli bastano: Cristiano ne vuole ancora di più, sebbene non sappia ancora quanto tempo gli resta in campo. La sua unica certezza è che investirà quel tempo per continuare a vincere il più possibile. "Difficile dire che non voglio di più, perché se sono in un club che mi dà la possibilità di vincere più cose, perché no. E anche in nazionale, saranno altri quattro o cinque anni, ma voglio vincere ancora di più".
     
    LASCIARE IL SEGNO - "La mia vita è stata un viaggio molto bello. Ho lasciato un segno ovunque sono stato. Penso che non ci sia giocatore nella storia che possa essere orgoglioso di dire che ovunque sia andato, ha lasciato un segno, e questo mi rende felice”, ha concluso CR7.
     

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