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  • Crotonemania: non più ultimi e squadra sempre più matura nel segno di Messias

    Crotonemania: non più ultimi e squadra sempre più matura nel segno di Messias

    Si è chiuso con una vittoria il 2020 del Crotone, soprattutto si è chiuso abbandonando il fanalino di coda della classifica. Due avvenimenti che danno fiducia all’ambiente e proiettano il Crotone verso un 2021 quanto meno più speranzoso. Certo, l’inizio non sarà dei migliori: prima la trasferta di Milano in casa dell’Inter e, a seguire, l’arrivo a Crotone della Roma. Ma la Serie A è questa, non conosce partite facile e ci sono anche partite impossibile, anche se tante volte nel calcio è successo che l’impossibile è diventato possibile. Il Crotone in questa stagione lo ha provato sulla sua pelle conquistando un punto contro i campioni d’Italia in carica della Juventus, perciò nulla è impossibile.
     
    Di certo c’è che la vittoria di Parma è importante soprattutto per quanto mostrato dal Crotone, una squadra che finalmente ha saputo mantenere alta la concentrazione e ha sofferto con onore. Saper soffrire è importantissimo per le squadre che lottano per non retrocedere, non bisogna mai arrendersi alle prime sofferenze e il Crotone è stato straordinario in questo. Anche dopo il gol subito che sembrava potesse aprire la rimonta del Parma l’undici di Stroppa ha reagito con determinazione e ha affrontato la partita senza timore. Bene così. E’ questa la testa giusta per lottare, per provare fino alla fine a rimanere nella massima serie.
     
    Infine, è doveroso scrivere qualche rigo per colui che sta mostrando doti straordinarie ed è il grande trascinatore del Crotone: Junior Messias. Un calciatore con una storia quasi da favola che ha tutti gli elementi per poterne farne un film, solo tre anni fa militava nei polverosi campi dilettantistici di provincia, oggi è tra i migliori, per rendimento, della Serie A. Ha numeri da brasiliano puro qual'è, quasi impossibile per chiunque sottrargli il pallone, ha qualità di dribbling eccezionali al pari di grandi fenomeni. Ha 29 anni ed è sbocciato troppo tardi per il grande calcio, chissà, se il Crotone lo avesse scoperto 8/9 anni fa probabilmente oggi vestirebbe la maglia di qualche big europea e avrebbe fatto la fortuna della squadra calabrese. E’ chiaro che sta mostrando di meritare la Serie A e se malauguratamente la squadra dovesse tornare in B l’addio sarebbe quasi certo.
     

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