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  • Crotonemania: quel pomeriggio di un giorno da cani

    Crotonemania: quel pomeriggio di un giorno da cani

    • Michele Santoro
    DOMENICA DA COMA. Conoscete quella sensazione di rabbia-nervosismo, misto dolore, di quando si sbatte il minolo del piede contro lo spigolo del comodino? Io purtroppo sì e, fatta eccezione per il dolore, il gol di Rigoni me l’ha ricordata parecchio. La frustrazione per la sconfitta di ieri col Genoa è accompagnata, non da un filo, ma da una matassa di rammarico. Una giornata iniziata male e finita peggio, visto che tutte le dirette concorrenti per la salvezza hanno fatto punti e che anche il Verona, vincendo stasera, rischia di portarsi a sole tre lunghezze di svantaggio dai calabresi. Da un teorico +9 sulla zona calda a un pratico +3, che a molti avrà mandato la lasagna di traverso. Si poteva e doveva fare molto di più, anche se l’impressione è che le cose dovessero finire in quel determinato modo. Ha detto bene Nicola «Abbiamo perso una partita sporca», una di quelle che sblocchi o riacciuffi con un episodio, un colpo di fortuna, una mischia, che puntualmente sono mancati. Ovvio che un ruolo di primo piano nella debacle pitagorica l’abbiano recitato soprattutto gli avversari: un Grifone irriconoscibile rispetto all’era Juric, che Ballardini ha reso squadra in sole due settimane di lavoro. Al netto dell’indisposizione crotonese sarebbe ingiusto non riconoscere i meriti liguri, sia in termini di occasioni create sia in termini di predominio territoriale. Il Genoa ha meritato, senza ombra di dubbio, e solo un Cordaz ispirato ha evitato un passivo peggiore. Digerire una sconfitta non è semplice, soprattutto dopo la miniserie di due vittorie consecutive a cui avevamo fatto la bocca, ma farne un dramma sarebbe esagerato. Positività, dunque, anche se l’avversario del prossimo turno si chiama Juve.

    MA QUALE MOTO. Lo Scida non è San Siro e ne siamo felici, almeno in questo caso. Le foto di un motorino parcheggiato all’interno del settore “tribuna scoperta sud” dello stadio comunale durante la partita di ieri hanno fatto il giro del web, facendo tornare alla memoria le oscene immagini di un tifoso che lanciava uno scooter dagli spalti del Meazza, durante un Inter-Atalanta del maggio 2001. L’episodio di Crotone non è stato frutto di un’emulazione criminale ma, sfortunatamente per la categoria, della superficialità investigativa di qualche pseudo giornalista, visto che il veicolo in questione era semplicemente una carrozzina motorizzata per disabili. L’eccesso di foga, come nel calcio, molto spesso porta a commettere errori marchiani. 
     

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