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  • Crotonemania: un(a) Festa senza punti

    Crotonemania: un(a) Festa senza punti

    • Michele Santoro
    LA BEFFA FA 90. Può un solo episodio racchiudere tutto il senso della trama? Beh, sì. Se il primo campionato in A del Crotone fosse una serie tv, la partita di ieri contro la Lazio sarebbe sicuramente la puntata che riepiloga quelle precedenti: difesa a oltranza, episodi arbitrali negativi, sfortuna, ingenuità, scarsa incidenza offensiva e beffa finale. Nel match dell’Olimpico non è mancato nulla, anzi si, i punti. Come al solito la squadra si impegna, lotta con le unghie e con i denti su qualsiasi pallone, respinge in modo organizzato le incursioni avversarie e, quando buca, viene salvata dall’estremo difensore di turno, in questo caso un prodigioso Festa; per un attimo, addirittura, si è avuta la sensazione di poterla sfangare dopo il rigore fallito da Biglia. Ma il dio del calcio è crudele e sembra ormai averci trovato gusto a riavvolgere il nastro del tabellino e a far rivivere ai rossoblù sempre lo stesso identico, mortifero, finale di gara. Una sconfitta che purtroppo pesa il doppio alla luce della vittoria di sabato dell’Empoli, quartultimo, distante ora ben otto lunghezze. Niente è perduto, ci mancherebbe, siamo solo al giro di boa del torneo e mancano ancora tante gare; a dir la verità i pitagorici dovrebbero anche recuperarne una, quella dell’8 febbraio in casa contro la Juve. Va da sé che la fiducia nel rosicchiare punticini in questo recupero sia ridotta all’osso. E allora l’imperativo è smuovere la classifica già dai prossimi impegni con Bologna e Genoa, in modo da non presentarsi ai successivi scontri salvezza con Empoli e Palermo con l’acqua alla gola. Fosse facile…

    REBUS MERCATO. Il penultimo posto non lascia ampi margini di interpretazione. La squadra ha evidenti limiti tecnici che non possono essere azzerati solo dalla “garra. E’ giunta l’ora di metter mano al portafogli e cominciare a portare a Crotone profili utili a dire almeno “ce la siamo giocata”. La prima settimana di mercato è volata e non ha presentato nessuna novità; male, malissimo, vista la situazione. Ci si aspettava di veder facce nuove, soprattutto in attacco, almeno una tra quelle di Budimir, Floccari e Selke; e invece bisognerà accontentarsi chissà fino a quando di chi in 18 incontri ne ha segnati 14. In difesa e a centrocampo le cose non è che vadano poi meglio, visto che non è stata fissata nessuna visita medica né per Kranjc né per Gnoukouri, arrivi dati per imminenti durante la pausa natalizia. Una cosa è sicura: se si vuole perseguire l’obiettivo salvezza fino alla fine ogni parte in causa dovrà dare il suo contributo; se una sola di queste passerà la mano, tutto il banco sarà destinato a saltare. 
     

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