Crotonemania: un pranzo tra ex
I SOLITI TRE. Il ritorno che forse preoccupa di più è quello di Ballardini sulla panchina del Genoa. Nei due precedenti subentri, nel 2010 e nel 2013, succedendo rispettivamente a Gasperini e Del Neri, il tecnico ravennate ha sempre preso la squadra in zona retrocessione riuscendo poi a salvarla, anche con largo anticipo. Un test che per questo motivo, e per l’indiscussa caratura tecnica della rosa genoana, sarebbe da pazzi affrontare con arroganza e disattenzione. I sei punti di vantaggio sui liguri, e sulla zona retrocessione, sanno di umiltà e dedizione al lavoro, e in questo senso si deve proseguire. Una mano in più a Nicola la tende anche l’infermeria, occupata ormai dai solo lungodegenti Kragl e Tumminello. Quasi tutti a disposizione, dunque, con uno schieramento che non si scosterà dal 4-4-2 liquido. Passano le giornate ma i dubbi sono sempre quelli: Martella o Pavlovic? Chi tra Nalini e Rohden? Meglio Trotta o il ristabilito Tonev? L’impressione, come suggerito dalle sedute di allenamento, è che i ballottaggi si risolveranno a favore dei primi nomi degli accoppiamenti, anche se non sono da escludersi sorprese dell’ultim’ora. A prescindere da questi nodi, deve essere ben chiara l’opportunità di poter mettere tra sé e la zona calda altri punti e cercare, quindi, di sfruttare al meglio l’occasione. Quando incontri così tanti ex, d’altronde, l’importante è non avere rimpianti.