Dal Torino allo Zenit, Caicedo è l'uomo in più della Lazio: pensare che doveva andare in Qatar...

24
Altro giro, altro graffio. Si può sintetizzare così il momento di Felipe Caicedo. Il Panterone, questo il suo celebre soprannome, da oltre un anno è a tutti gli effetti l’uomo in più della Lazio, e nelle sfide contro Torino e Zenit lo ha solo confermato. Determinante il suo ingresso in campo per ottenere la vittoria contro i granata (suo il 3-4 al 98’) e riacciuffare il punteggio in Russia (sempre suo l’1-1 all’82’). Sempre più uno specialista del finale di partita, e Inzaghi può solamente sorridere.SEMPRE SULLA GRATICOLA – Carattere mite e un’umiltà che ogni anno hanno convinto il tecnico biancoceleste a trattenerlo, anche quando il popolo biancoceleste gli era contrario. Sulla graticola nell’estate 2018, nel 2019 e per ultimo anche nel mercato estivo-autunnale 2020. Stavolta il giocatore stesso ci aveva fatto un pensierino ai tanti milioni dell’Al Gharafa, club qatariota con sede a Doha. Alla fine però si è convinto a rimanere, rendendo il reparto offensivo di Inzaghi finalmente completo, visti i quattro attaccanti a disposizione molto differenti l’uno dall’altro.
LA RINASCITA – La Lazio e Caicedo si devono molto a vicenda. Il club biancoceleste ha creduto nell’ecuadoregno nel maggiore momento di difficoltà e lui di conseguenza è rinato. Le incertezze dell’annata 2017/18 (6 gol in 33 gare e tanti errori sotto porta), sono state spazzate via da una buona seconda parte di stagione nel 2018/19, con tanto di gol nel derby vinto 3-0 contro la Roma, e un 2019/20 da trascinatore in extremis. Sassuolo, Juventus e Cagliari, tre squadre punite nei minuti di recupero che avevano lanciato la Lazio nelle undici vittorie consecutive (record) e verso il sogno scudetto da lui stesso annunciato alla cena di Natale.
ALTRO GIRO, ALTRO GRAFFIO – La nuova stagione sta ufficializzando che ormai Caicedo non è più una novità, bensì una certezza. “Altro giro, altro graffio” sta diventando il biglietto da visita di un calciatore dimenticato dai più tre anni fa, e che pian piano si è conquistato la fiducia di tutti. Anche l’Ecuador ha provato a convincerlo in tutti i modi a tornare, ma niente da fare. La Pantera, ora, è focalizzata solo sulla Lazio e i numeri di questo inizio di stagione lo confermano: 293 minuti giocati tra Serie A e Champions League e 3 gol segnati, quasi uno ogni 90. Il Panterone ha fame, la prossima preda è avvisata, non si faccia illudere dall'esultanza con il cuoricino.
lo sai te?! ma quando vi passa...
24