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  • Da santo a diavolo in una partita: troppe accuse a Ronaldo per il crollo della Juve. Ma risparmiano Agnelli...

    Da santo a diavolo in una partita: troppe accuse a Ronaldo per il crollo della Juve. Ma risparmiano Agnelli...

    • Stefano Agresti
      Stefano Agresti
    Da santo a diavolo in una partita. Troppe critiche, troppe accuse a Ronaldo. Cattive, anche. Come se gli volessero far pagare tre anni di celebrazioni, di carezze, di esaltazioni, a volte meritate ma altre volte decisamente esagerate. Lo hanno osannato come il dio del calcio quando davvero è stato irresistibile, ma anche quando trasformava solo un rigore. Nemmeno ci mettiamo a ricordare le iperboli usate per descrivere ogni sua giocata, perfino la più banale. Di Cristiano, in queste stagioni italiane, è sempre stato tutto fantastico, magnifico, incredibile.

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    E ora, come se si sentissero traditi da chi hanno beatificato, gli si sono rivoltati contro con un’acrimonia impensabile. Tutto in un giorno, anzi in una partita. Per la Juve è diventato un peso, un fardello di cui liberarsi quanto prima. Sia chiaro, Ronaldo contro il Porto non ha giocato male, ma peggio: è stato inguardabile. Ed è normale che, dopo l’eliminazione, l’attenzione sia caduta soprattutto su di lui, che è il bianconero più forte, più famoso, più pagato. A tutto c’è un limite, però. A meno che l’assalto a CR7 non serva a distrarre da altri obiettivi. Ad esempio la società, a cominciare da Agnelli.

    Ci siamo permessi di criticare Ronaldo anche prima di martedì notte, in questi tre anni, quando giocava male o non dava il massimo: non è capitato così raramente. E Giancarlo Padovan ha discusso Agnelli e le sue scelte già a caldo, commentando su Calciomercato.com la disfatta della Juve in Champions. Invece per tanti, quasi tutti, l’eliminazione contro il Porto è diventata solo il fallimento di Ronaldo. E non, ad esempio, di Agnelli e Ronaldo. Oppure del progetto Ronaldo, che Agnelli ha messo in piedi nell’estate del 2018 con l’intento di volare verso la Champions, salvo vedere ogni volta naufragare la barca bianconera.

    No, la colpa è di Ronaldo. Il quale ha 31 milioni di motivi per prendersela, la colpa, ma a noi sembra che stavolta sia diventato una specie di scudo. Dietro al quale si è piazzato chi la Juve l’ha costruita. Male.

    @steagresti
     

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