Dal Pino e Gravina da Draghi: grido d'allarme della Serie A per riaprire gli stadi. Può saltare la prima giornata

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"It's coming Rome". Il mondo del calcio italiano è pronto a una nuova spedizione verso la Capitale, pochi giorni dopo il trionfo all'Europeo, la sfilata tra le vie della città e i ricevimenti istituzionali con il capo dello Stato Mattarella e il presidente del Consiglio Draghi. Sarà nuovamente Palazzo Chigi il teatro dell'incontro. Protagonisti, oltre all'ex presidente della BCE, anche Gabriele Gravina e Paolo Dal Pino, rispettivamente presidente di FIGC e Lega Serie A.
LA RICHIESTA - Festeggiamenti e premi, questa volta, non c'entrano. Fulcro della vicenda è il prossimo campionato di Serie A, al via il prossimo 22 agosto. Con modalità ancora tutte da definire. A partire dal nodo stadi: chiusi, anzi sigillati da due anni, con la sola eccezione della deroga per Euro2020. Controlli, prefiltraggio, scaglionamento e certificati hanno permesso all'Olimpico di riaprire i battenti per 25.000 persone, tutte vaccinate o con un test negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Modalità che la Serie A chiede ora di ripetere in vista della partenza della nuova stagione. Lo fa tramite i suoi 20 presidenti, riunitisi anche nella giornata di ieri a Milano. I club, al collasso dopo la crisi Covid e dopo un anno e mezzo senza segno positivo dal botteghino, hanno diramato un documento con cui chiedono formalmente al presidente del Consiglio Draghi un intervento istituzionale per riaprire gli stadi, oltre a ristori destinati alle società. Tale documento verrà consegnato da Gravina e Dal Pino al premier Draghi.
LA RICHIESTA - Festeggiamenti e premi, questa volta, non c'entrano. Fulcro della vicenda è il prossimo campionato di Serie A, al via il prossimo 22 agosto. Con modalità ancora tutte da definire. A partire dal nodo stadi: chiusi, anzi sigillati da due anni, con la sola eccezione della deroga per Euro2020. Controlli, prefiltraggio, scaglionamento e certificati hanno permesso all'Olimpico di riaprire i battenti per 25.000 persone, tutte vaccinate o con un test negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Modalità che la Serie A chiede ora di ripetere in vista della partenza della nuova stagione. Lo fa tramite i suoi 20 presidenti, riunitisi anche nella giornata di ieri a Milano. I club, al collasso dopo la crisi Covid e dopo un anno e mezzo senza segno positivo dal botteghino, hanno diramato un documento con cui chiedono formalmente al presidente del Consiglio Draghi un intervento istituzionale per riaprire gli stadi, oltre a ristori destinati alle società. Tale documento verrà consegnato da Gravina e Dal Pino al premier Draghi.
GRIDO D'ALLARME - Una presa di posizione per uscire da una situazione di stallo e pesante difficoltà finanziaria. All'orizzonte, in caso di mancato accordo, alcuni presidenti continuano a coltivare la minaccia di una possibile mancata disputa della prima giornata quale segnale d'allarme. Il calcio is coming Rome, ma per manifestare la sua difficoltà.
Certo che si ma ad oggi col 95% di probabilità in meno.
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