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  • Dall'ospizio con Pirlo e Lampard al titolo con Maxi Moralez e Castellanos: New York FC conquista la MLS

    Dall'ospizio con Pirlo e Lampard al titolo con Maxi Moralez e Castellanos: New York FC conquista la MLS

    • Angelo Taglieri
    In principio fu David Villa, seguito da Frank Lampard e Andrea Pirlo. Sogni di gloria andati in frantumi, su giocatori diventati fragili con l'usura europea: la qualità non basta per trionfare nel nuovo calcio americano. Storico lo striscione esposto in un derby da parte dei supporter dei New York Red Bulls: "​New York City ospizio", con le caricature, in bastone, dei centrocampisti ex Chelsea e Milan. Sono passati 6 anni E ora, New York FC conquista l'America. 

    Contro Portland Timbers, ai rigori, la franchigia yankee vince la sua prima MLS Cup: 1-1 nei tempi regolamentari, con Castellanos bravo a stappare il match, con un colpo di testa, e il Timber Felipe Mora bravissimo a riprenderla al 94esimo, pochi secondi prima del triplice fischio del direttore di gara. Ai rigori, decisivi gli errori proprio di Mora e di Diego Valeri, con la storia che mette lo sgambetto alla... storia: era l'ultima della leggenda argentina, nel suo stadio, Providence Park, dove era arrivato nel 2013, dopo le grandi cose fatte vedere al Lanus. Due titoli vinti, l'errore dagli 11 metri all'ultimo atto: decidi quando finire, ma non come finire. 

    Il rigore decisivo è stato realizzato dal difensore peruviano Callens, che ha regalato così la vittoria alla franchigia azzurra, guidata dalla classe dell'ex Atalanta Maxi Moralez, 11 assist in stagione il Frasquito, e dai gol di Valentìn Castellanos, 19 gol e 8 assist in 32 partite, classe '98 argentino, di Mendoza, ma diventato grande in Cile, all'Universidad. Soprannominato Taty, primo argentino a vincere il titolo di capocannoniere in MLS, in finale ha timbrato il cartellino e segnato il primo rigore, portando a termine il suo lavoro sino in fondo: voluto dallo storico vice di Pep Guardiola, Torrent, mai in campo in Argentina, perché dopo il Cile è andato al Torque in Uruguay, sogna l'Italia e la Liga per continuare a crescere. Ne è passato di tempo dall'ospizio: ora New York FC gode coi giovani. E coi gol di Castellanos. 

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