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  • Blanco sbanca al Festival di Sanremo, il suo ex allenatore di calcio: 'Notti in bianco cantata in pullman con la squadra'

    Blanco sbanca al Festival di Sanremo, il suo ex allenatore di calcio: 'Notti in bianco cantata in pullman con la squadra'

    Dal calcio a Sanremo: è la storia di Riccardo Fabbriconi, in arte Blanco. Da bambino ha fatto parte del settore giovanile della Feralpisalò, poi il passaggio alla Vighenzi Padenghe con cui ha giocato fino agli allievri, prima di lasciare il calcio per dedicarsi alla musica. Nel 2020 il suo primo album e pochi giorni fa il debutto sul palco del Festival di Sanremo.

    Il suo ex allenatore alla Vighenzi, Vittorio Sandrini ha dichiarato al Corriere della Sera: "Chiese un incontro a me, che ero il suo mister da un paio di anni, e al responsabile del settore giovanile, Alberto Locatelli. Ci disse che si era sempre trovato molto bene, che gli sarebbe dispiaciuto lasciarci, ma che aveva scelto la musica. Non ci credemmo fino in fondo, quando ce lo confidò. Sapevamo che cantava, alcune tracce si potevano trovare sul suo canale YouTube, di ritorno dalle trasferte in pullman i ragazzi intonavano spesso 'Notti in bianco'. Ma non avevamo compreso quanto per lui la cosa fosse seria, tanto che insistemmo perché provasse a fare entrambe le cose. Inizialmente accettò, poi ci pensò la pandemia a rendere definitiva la sua decisione. Ancora adesso è una delle cose che mi stupisce maggiormente, perché non ne conosco tanti di suoi coetanei che abbiano avuto la sua convinzione nell'intraprendere con tutto sé stesso un percorso. Anche perché lui avrebbe lasciato una strada che gli dava prospettive, per un'altra che non portava con sé alcuna garanzia di successo. Pensavo fosse uno scherzo, invece sette mesi dopo mi sono ritrovato ad ascoltare un suo pezzo in radio: ero in macchina, stavo guidando verso Montichiari, quando su Radio Zeta passarono 'La canzone nostra'. Gli telefonai subito, colmo di emozione. La stessa provata martedì osservandolo in televisione. Una storia incredibile, penso che nemmeno lui potesse aspettarselo. Figuriamoci noi. L'importante è che abbia trovato il modo più congeniale per esprimere quello che ha dentro. Quello che fuori dal campo nascondeva, che in campo faceva intravedere, e che col microfono in mano sta mostrando a tutta Italia". 
     

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