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  • Roma, prima crisi per Zaniolo: tra panchina e rinnovo, la Juve osserva

    Roma, prima crisi per Zaniolo: tra panchina e rinnovo, la Juve osserva

    È partito nell'anonimato, è comparso e si è imposto come rivelazione in Serie A e in Champions League, ora si è fermato. Il 2018/19 di Nicolò Zaniolo ha vissuto tre fasi. Nell'operazione che, poco meno di anno fa, lo portò dall'Inter alla Roma in pochi hanno posto l'attenzione su di lui e sulla sua valutazione di 4,5 milioni di euro, concentrandosi piuttosto su Radja Nainggolan e Davide Santos, gli altri uomini coinvolti nel maxi scambio. Chi aveva da tempo gli occhi su Nicolò era Roberto Mancini, che infatti a settembre - senza che il classe '99 avesse disputato un solo minuto in campo coi giallorossi - decise di convocarlo in Nazionale.

    DALL'ESPLOSIONE ALLA CRISI - Una scelta non azzeccata, di più, visto quello che è stato poi lo sviluppo di Zaniolo. Che poche settimane più tardi Di Francesco fece esordire prima in Champions League - al Santiago Bernabeu, non proprio uno stadio qualunque - e poi in campionato. Da lì in avanti, il numero 22 si è imposto come un titolare fisso e a suon di prestazioni e gol (sei tra Serie A e Champions) ha trascinato la Roma. Poi, però, qualcosa si è fermato.  Con l'esonero di Di Francesco e l'arrivo di Ranieri in panchina, Zaniolo sembra aver perso i suoi super poteri. Questione di condizione fisica e motivi tattici, fatto sta che trovare un posto tra gli 11 di partenza dei giallorossi non è più così scontato. E, infatti, sabato sera l'ex Fiorentina ed Entella si è accomodato a guardare i compagni contro l'Inter, una sfida per lui speciale. E quando è entrato in campo al posto di Under non ha convinto, rimediando anche un'ammonizione che, vista la sua diffida, lo costingerà a saltare la sfida di sabato col Cagliari.



    TRA RINNOVO E JUVE - Una situazione difficile, in cui va inserita anche la questione legata al rinnovo di contratto per cui la Roma e l'agente di Zaniolo, Claudio Vigorelli, sono al lavoro da mesi. Come riporta il Corriere della Sera, però, le parti non sono vicine a un accordo. L'attuale ingaggio da 300mila euro (che coi bonus arrivano a 700mila) sarà rivisto: l'entourage del giocatore punta ad arrivare subito a due milioni di base con 500mila euro di facili bonus, il club vorrebbe rimanere su cifre più basse. E la Juve osserva la situazione, pronta a inserirsi non appena dovessero arrivare segnali di rottura.

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