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De Laurentiis: 'Belotti vale 65 milioni? Inglese 85!'

De Laurentiis: 'Belotti vale 65 milioni? Inglese 85!'

Torna a parlare Aurelio De Laurentiis. Il presidente del Napoli è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Italia commentando le voci di mercato che accostavano Andrea Belotti al club azzurro e facendo poi il punto sulla situazione legata al portiere.

SU BELOTTI - "Si vocifera che il Torino chieda 65 milioni, esiste questa trattativa? Falsissimo! Mi sembra cosi strano, sembrerebbe tutto architettato tra procuratori e giornalisti per far si che questo giocatore venga sopravvalutato. Se Belotti vale 65 milioni mi fa piacere, perché vuol dire che Inglese ne vale 85! L'anno scorso lui ha fatto 12 gol in campionato, mentre nel Torino Belotti ne ha fatti 10. Lo abbiamo dato in prestito oneroso, il Parma non ha battuto ciglio data la validità del giocatore, potrà ancora far valere le sue qualità. Se Belotti oggi vale 65 milioni probabilmente l'anno prossimo Inglese varrà 100!".

SUL PORTIERE - "E' vero, potrebbe arrivare. Stiamo negoziando, ci sono delle divergenze sulle loro richieste. Probabilmente è un'operazione che arriverà in porto. Mignolet? Senza nulla togliere a Mignolet, ma sapete che stavamo su OchoaMignolet ed Ospina, e stiamo anche sull'ex della Fiorentina, Tatarusanu. Sono quattro in lizza, però Ochoa che a me piaceva non l'ho voluto più prendere perché, seppur i suoi agenti ci sono venuti a trovare a Dublino, è un extracomunitario".

SULL'ATTACCO - "Attacco indebolito? Ma come? Si è avvantaggiato dell'entrata di Verdi! Lui, cosi come Mertens, può giocare a destra, sinistra ed anche come centravanti. Quando stoltamente si dice che bisogna rinforzare l'attacco del Napoli, quando l'anno scorso non c'era Milik infortunato, si dimentica che Mertens ha fatto furore e fuochi d'artificio, facendo impallidire Higuain rispetto ai gol che ha fatto alla Juve. Non riesco a capire questo attività distruttiva. Ma poi chi sono questi tifosi? Non sono i 40 milioni nel mondo, ma qualche malato, drogato che non capisce nulla, facendosi il mercato con gli amici e facendo delle scommesse interne, magari scommettendo a 3, a 5 o a 10 che arriva qualcuno".

NAPOLI COMPETITIVO? - "Assolutamente si, abbiamo soltanto un problema fondamentale, ovvero che noi abbiamo cambiato allenatore. Qualunque allenatore arriva nuovo in una società, deve in qualche modo cercare di combinare quello che era il gioco precedente con il suo modo di giocare. Se fosse arrivato un allenatore e avessimo cambiato tutta la squadra, avremo fatto una squadra a sua immagine e somiglianza ma sarebbe servito comunque tempo per farla crescere. Questi signori sono con noi da diversi anni, ed ultimamente hanno assaporato il giocare in un certo modo, con la difesa in un certo modo, con certi movimenti che ci hanno invidiato con il sarrismo. Ora Sarri non c'è, il sarrismo si può conservare per quanto conservabile, ma bisogna compendiarlo con quanto vuol fare Ancelotti. Mettere in dubbio le capacità di Ancelotti, vuol dire non capire nulla di calcio. Bisogna dargli tempo, a lui servono due mesi di tempo. Quando è venuto Sarri gli dissi che non avrebbe avuto due mesi perché io ci misi la faccia, e gli diedi tre settimane. Ancelotti è il genio incontestabile del calcio, perché ovunque è andato ha fatto bene, ora volete che non faccia bene al Napoli? Ma bisogna dargli quei due mesi di tempo per entrare nella testa e nei meccanismi dei giocatori. Se quelli che vengono allo stadio vogliono fare solo i contestatori, contestino pure".

CRESCITA DEL NAPOLI - "Verissimo! Io distratto dal Bari? Tesori miei, il Bari è nella serie dilettanti, figuriamoci se noi siamo distratti dal Bari. Ma poi sono due realtà totalmente diverse. Il Bari è un'entità dalle grandissime opportunità ma che è stata maltrattata, cercheremo di darle una raddrizzata. Siamo l'unica squadra che è in Europa da nove anni. Vendiamo più maglie? No, quello no. A Napoli c'è il gusto del pezzotto, vogliono spendere i miliardi di euro per comprare i giocatori, ma poi fanno il pezzotto, spingono ai tornelli per entrare in più. Loro contestano De Laurentiis, ma io contesto loro".

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