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  • De Laurentiis, così è ingiusto e inelegante: denigrare Spalletti non lo farà tornare indietro

    De Laurentiis, così è ingiusto e inelegante: denigrare Spalletti non lo farà tornare indietro

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    E’ davvero spiacevole che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, abbia detto, dopo la qualificazione dell’Italia all’Europeo di Germania, che la partita con l’Ucraina è stata rubata per via del rigore negato nel tempo di recupero. Come quasi tutti, anch’io ho scritto e detto che il fallo di Cristante su Mudryk era netto e, dunque, il rigore sarebbe stato sacrosanto. Ma da questo a ritenere che l’Italia abbia rubato ce ne corre. Gli azzurri avevano giocato meglio dell’Ucraina, creato più occasioni da rete e subito praticamente nulla. Se a questo si aggiunge che, nella gara d’andata, avevano vinto con una prestazione convincente, l’esito della qualificazione era scontato.

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    Certo, il calcio sovverte anche l’esito più scontato con il più imponderabile degli episodi, ma - come ha detto Spalletti - non si può giudicare una partita estrapolando un rigore non dato dal contesto generale. Innanzitutto perché quel rigore poteva anche essere sbagliato. In secondo luogo, perché è giusto sostenere che si è trattato di un clamoroso errore arbitrale e non di un gentile regalo. E’ vero che il pessimo presidente dell’Uefa, Ceferin, aveva annunciato che non sarebbe stato possibile un Europeo senza l’Italia, frase infelice soprattutto alla vigilia della partita. Ma è altrettanto vero che, in caso di sconfitta, l’Italia non sarebbe stata eliminata, andando ai play off. De Laurentiis, lo si sa, è invelenito con Spalletti che ha lasciato Napoli dopo la conquista dello scudetto. Tuttavia denigrarne il lavoro in Nazionale, è ingiusto e inelegante. Soprattutto, non lo fa tornare indietro.

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