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  • Del Piero alla Juve: 'Mi tenete o no?'

    Del Piero alla Juve: 'Mi tenete o no?'

    La priorità è restare, l'alternativa l'estero: il capitano si aspetta un segnale a giorni.
    Del Piero ha fretta: "Mi tenete o no?".
    Se non è un ultimatum, è una scadenza appuntata sul calendario. Alex Del Piero vorrebbe sapere al più presto, cioè entro febbraio a star larghi, che cosa ha intenzione di fare la Juve del suo capitano: allungargli un contratto cui la prima edizione risale a quasi 18 anni fa, o dirsi addio, e ognuno per la sua strada. Il dieci, la cui prima scelta resta appunto Torino, vorrebbe solo avere, nel caso di sfratto, un ragionevole preavviso per cercare nuova dimora: calcistica e in senso letterale, avendo moglie e tre bimbi. L'eventuale trasloco s'annuncia infatti impegnativo: o Juve o estero, pare infatti l'ultimo bivio della carriera.

    Di questo, in mezzo a chiacchiere di chi si conosce da quindici anni, avevano già parlato Alex e il presidente Andrea Agnelli, nell'incontro in sede due settimane fa. E ieri, Stefano Del Piero, il fratello manager, ha esplicitato il piano all'Ansa. Cioè mandando un messaggio urbi et orbi, Juve compresa. «Abbiamo aspettato la chiusura del mercato - ha spiegato - perché era giusto dare alla Juventus la serenità necessaria per affrontare le altre questioni di compravendita. Prossimamente ci saranno altri incontri evolutivi, nel primo dei quali sarà la Juventus a dirci se intende continuare. Alessandro ha deciso in questa direzione e dipenderà dal suo club definire il come». Termini del contratto, insomma, compreso lo stipendio, per il quale le distanze sarebbero notevoli al tavolo delle trattative. Di certo, la Juve non intende confermare l'attuale ingaggio (sui 4 milioni), impostandone una bella fetta a rendimento.

    Prima del come, però, sarebbe opportuno stabilire il se (continuare), e i dirigenti non sono ancora convinti. «Avendo 36 anni - riassunse Agnelli, pur sottolineando la stima e l'amicizia con Del Piero - vorrei capire da lui come si sentirà tra sei mesi e non oggi. Tra sei mesi, quando gliene mancheranno cinque ai 37». Proprio per questo, fin qui il club non aveva tracciato un calendario per la trattativa: anzi, preferirebbe definirla più avanti, quando pure sarà più chiaro il destino della squadra. In fondo, Champions, Europa League o nulla, e relative finanze, incideranno sui programmi, compreso il contratto di Alex. La tempistica, allora, diventa la prima variabile da discutere: per i colloqui e per l'eventuale divorzio. «Se la Juventus non intenderà continuare - ha precisato ancora Stefano Del Piero - ci dispiacerà molto, ma ne prenderemo atto con la consueta correttezza reciproca». Basta dirlo il prima possibile, tanto per organizzarsi e scegliere casa: anche negli Stati Uniti.


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