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    Demiral: 'In Italia tornerei volentieri. Su Yildiz e Koopmeiners...'

    Demiral: 'In Italia tornerei volentieri. Su Yildiz e Koopmeiners...'

    Manca poco alla finalissima di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus, che andrà in scena oggi alle 21:00 allo stadio Olimpico di Roma. In vista della gara, l’ex difensore di entrambe le squadre che si affronteranno stasera, Merih Demiral (oggi all'Al-Ahli), ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, tenendo aperta la porta ad un possibile ritorno in Serie A. Le dichiarazioni:

    RITORNO IN ITALIA - "Nel calcio mai dire mai: in Arabia sono felice e ho trovato un calcio in espansione e persone che mi trattano molto bene, ma in Italia tornerei sempre volentieri. Se sono rimasto 5 anni in Italia e due a Torino è anche merito di Paratici e Cristiano Ronaldo…"

    L'ADDIO - “Giocare nella Juve e vincere con quella maglia è stato un onore. Dopo Pirlo, mi sono allenato quasi due mesi con Allegri, ma alla fine ho pensato che fosse meglio per me giocare con continuità nell’Atalanta”.

    RONALDO - "Cristiano è stato speciale con me fin dai primi giorni che ci siamo conosciuti, mi ha dato tanti consigli dentro e fuori dal campo. Quando volevo lasciar la Juve vista la concorrenza di Chiellini, Bonucci e De Ligt, si è fermato a parlare con me per un’ora spiegandomi con grande semplicità che sarei dovuto restare perché allenarmi con dei campioni mi avrebbe fatto crescere. Ho fatto come diceva Cristiano e sono contento. Con Ronaldo ci sentiamo anche qua in Arabia: è un mio amico e punto di riferimento".

    YILDIZ - "Kenan è abbastanza unico, ma ha qualcosa di Chiesa e come mentalità e cultura del lavoro si avvicina a Ronaldo, che però è ancora inarrivabile anche a 39 anni. Cristiano si allena ancora più di tutti e segna sempre. Spero abbia ragione Szczesny: sarebbe bello che un turco vincesse il Pallone d’oro in futuro. Ma adesso lasciamo Yildiz tranquillo, deve arrivare sereno all’Europeo".

    KOOPMEINERS - "Già quando giocavamo insieme a Bergamo, Teun era incuriosito dalla Juventus e dalla mia esperienza a Torino. E’ pronto per il salto: se chiedesse consiglio a me, io gli direi di andare al volo alla Juve".

    CHIESA - “Fede è un top player e sta tornando in forma come nella sua prima stagione alla Juve, quando anche Cristiano Ronaldo stravedeva per lui. All’Olimpico punto su Chiesa. E se recupera, pure sul mio fratellino Yildiz, che è un giovane con colpi da big. Ma occhio alla Dea e al mio amico Koopmeiners: può essere lui l’asso delle due Coppe. Con Kenan, invece, ci sentiamo spesso. E' molto contento alla Juventus e spera di giocare sempre di più. Se in futuro diventasse il 10 bianconero, come in passato lo sono stati Del Piero e Baggio, sarebbe un motivo di orgoglio per me, per la nostra nazionale e per tutta la Turchia”. 

    LA FINALE - “C'è una favorita? No. È una partita da 50 e 50. E non lo dico soltanto perché sono ex di entrambe le squadre. Rispetto al 2021, quando abbiamo trionfato noi, non ci sono più Cristiano Ronaldo, Chiellini… Adesso l’Atalanta è più forte di allora e più vicina come valori alla Juve, che ha tanti giovani”.

    GASPERINI - "Io non l’ho salutato quando sono andato via da Bergamo e lui non mi ha più cercato. Gasperini come allenatore non si discute, parlano i risultati per lui. Però a me non piace il suo modo di trattare i giocatori. Umanamente preferisco De Zerbi, Sarri e Pirlo: con loro andrei anche a cena, con Gasperini no”. 
     

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