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  • Derby, vergogna sugli spalti: cori antisemiti della curva Nord VIDEO. Aperta un'inchiesta federale, la Lazio si dissocia

    Derby, vergogna sugli spalti: cori antisemiti della curva Nord VIDEO. Aperta un'inchiesta federale, la Lazio si dissocia

    • Redazione CM
    Ancora una volta, vergogna negli stadi. Stavolta all'Olimpico, alla fine del derby della Capitale tra Roma e Lazio. In un video condiviso sui social si sente la Nord cantare un coro antisemita molto forte:  "In sinagoga vai a pregare, ti farò sempre scappare, romanista vaff...”. Non molto distanti, i giocatori della Lazio ballano e festeggiano la vittoria per 1-0 arrivata grazie al gol di Felipe Anderson nel primo tempo. 



    REAZIONE SCONCERTANTE - La curva canta, ma fa notizia soprattutto la reazione della squadra di Sarri, per nulla turbata dalle parole pronunciate dai tifosi nei festeggiamenti. Nel corso della gara è successo in più occasioni: ora il Giudice sportivo ha chiesto un'istruttoria rapida alla Procura della Figc, visto che gli ispettori hanno sentito e scritto tutto nel referto.

    LA LAZIO SI DISSOCIA -
    Con un comunicato ufficiale, la Lazio ha preso le distanze dai fatti: 

    "Con riferimento alla decisione assunta dal Giudice Sportivo, il quale ha chiesto un’istruttoria rapida alla Procura della FIGC rispetto a presunti cori antisemiti ieri allo Stadio Olimpico di Roma, la Società Sportiva Lazio dichiara quanto segue.

    La Società Sportiva Lazio ha sempre condannato con la massima fermezza ogni espressione di antisemitismo e di razzismo che si manifestano ormai nella quasi totalità delle partite e in tutti gli stadi d’Italia. Non fanno parte della nostra cultura e non rappresentano la nostra tifoseria. Lo abbiamo sempre dimostrato con i fatti, non solo con le parole, e continueremo a sostenerlo con forza.

    Ci preme sottolineare che i nostri tesserati si sono recati sotto la curva al termine di Roma-Lazio per ringraziare i tifosi del sostegno e gioire per una vittoria meritata, non certo per legittimare eventuali cori di alcuni gruppi, neppure compresi e certamente non condivisi.

    Comportamenti simili nulla hanno a che vedere con lo sport nè con il comune senso civico. Davanti a queste manifestazioni di ignoranza la Società Sportiva Lazio starà sempre dalla parte opposta: quella del rispetto delle persone, della loro cultura, della loro etnia, della loro fede e della loro dignità".

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