Milano, zona Corso Como. Dove ci sono i negozi alla moda e i ritrovi per gli aperitivi serali. Dove costruiscono ogni cinque minuti e i lavori sono sempre in corso. Dove la domenica i giocatori ballano sui tavoli delle discoteche più famose del pallone. L'ombelico del mercato, da oggi, sarà qui. Ata Hotel Executive, un albergo che diventa giungla, tutti pazzi per una trattativa. Piccola guida per l'uso: nella hall può entrare chiunque, non solo gli accreditati, i curiosi ci sono sempre. Al meno uno c'è il box per registrarsi, tesserino pronto per dirigenti o giocatori, allenatori o agenti, giornalisti e tecnici tv. La sala è riservata alle dirette, spesso viene allestito un angolo di salumi e focaccine, vanno a ruba. Se prendi l'ascensore e sali al primo piano, trovi un altro sbarramento: due belle ragazze ti controllano il pass, poi trovi le stanze adibite a uffici personali dei club di A o B, con tanto di targhetta personalizzata all'esterno, il logo della società che funge da biglietto da visita. C'erano una volta i box, adesso ormai sono camere di rappresentanza, si fa quel che si può. Ma c'è il trucco. Molte squadre, soprattutto le più importanti, lasciano il loro spazio chiuso, preferendo trattare ai piani superiori (dal quinto al sesto), lontane da occhi indiscreti e telecamere troppo curiose. Così, in particolare, nelle ultime ore, vedi ds saltare da un ascensore all'altro con documenti e contratti in mano, a volte ti scappa da ridere. Il momento più appassionante è sempre quello dell'ultima ora, mille scene indimenticabili davanti al corridoio depositi della Lega. L'esperienza è davvero unica, pochi mesi fa per beneficenza (grazie a charity stars) due genitori regalarono al loro figlio una giornata in nostra compagnia, al prezzo di 1.400 euro. I suoi occhi brillavano di gioia e curiosità, il fascino del calciomercato va sempre di moda. E non solo a Corso Como. 

Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)