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  • Diario da Londra: le lacrime di Johnson, da oggi lo chiameremo 'Biondo meno Pazzo'

    Diario da Londra: le lacrime di Johnson, da oggi lo chiameremo 'Biondo meno Pazzo'

    • Caterina Soffici
    E se Mr C-19 avesse davvero il potere di cambiare le persone? Se lo sono chiesti in molti leggendo l'intervista domenicale al Sun, in cui un inedito  biondo pazzo, occhi lucidi e voce spezzata, ha raccontato del suo incontro ravvicinato con il nostro ospite indesiderato. Vi confesso che anche io ho aperto una linea di credito a questa tesi.  

    Breve riassunto per distratti, dell'intervista domenicale: ha parlato del ricovero (non volevo, i medici hanno insistito e per fortuna), dei litri e litri di ossigeno, dei dannati valori che non miglioravano, poi il trasferimento in terapia intensiva e il momento più brutto, quando è stato a un passo dall'intubazione e dal coma farmacologico. E poi la storia della strategia pronta per annunciare il suo decesso al paese, che ha definito "scenario tipo morte di Stalin" (dal che si potrebbe arguire che Mr C-19 l'ha in effetti cambiato, ma in peggio, amplificandone la megalomania).

    Ha toccato le corde giuste: lui scapestrato, che in 55 anni si è rotto di tutto (ha citato polso, dito, naso, costola, alcune diverse volte) ma non ho mai avuto una cosa grave come questa. La storia dei due medici Nick Price e Nick Hart, cui Wilfred, il sesto figlio nato la settimana scorsa, deve il terzo nome. La commozione parlando degli infermieri. Con gli occhi bagnati di lacrime, interrompendosi, la voce vacillante, "Mi commuovo ma è stata una cosa straordinaria. Ho ricevuto una assistenza meravigliosa, eccellente, impressionante".

    Può fingere? Non credo. Questa non sembra una pensata alla Dominic Cummings (il malefico consigliere, lo Iago di queste lettere londinesi), uomo di numeri e di strategie occulte, che probabilmente non ha mai pianto nemmeno da bambino. 

    Ricordiamoci però che il biondo pazzo è stato un giornalista, è un notevole oratore e un abile comunicatore. Quindi? La  prima  intervista sulla malattia l'ha data al Sun, il tabloid più  popolare. Era quello con le donnine seminude e le tette di fuori nella celeberrima pagina 3. Parlare al Sun on Sunday è come parlare alla pancia della nazione. Che già lo ama. Quanti si saranno commossi, leggendo del primo ministro in lacrime?

    Quindi lui parla alla pancia, ma anche al cuore della gente. "Così tante persone hanno sofferto, così tante famiglie hanno ancora di fronte momenti di grande ansia... che adesso ho un desiderio travolgente di rimettere in piedi tutto il paese, di nuovo in salute, e sono molto fiducioso che ci arriveremo".

    Tutto molto bello. Speriamo sia anche vero. Io, ve l'ho detto,  apro una linea di credito.




    Per il momento a Downing Street abbiamo notato solo un piccolo cambiamento. Nella sua prima conferenza dopo il rientro al lavoro, il biondo pazzo non si è presentato con Cip&Ciop, ma con Ciop&Cip (Whitty, consigliere medico, adesso è alla sua sinistra). Speriamo che non sia come la regola matematica per cui invertendo gli addendi il risultato non cambia.

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