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    Diaz: 'Il Milan è una famiglia, lottiamo l'uno per l'altro. Calhanoglu? Sono contento per questa responsabilità'

    Diaz: 'Il Milan è una famiglia, lottiamo l'uno per l'altro. Calhanoglu? Sono contento per questa responsabilità'

    • Daniele Longo
    Un avvio di stagione super per Brahim Diaz con 3 gol in campionato e 1 in Champions League. Il numero 10 rossonero non vuole fermarsi proprio ora, come confermato nella conferenza stampa di vigilia della sfida contro l'Atletico Madrid.

    CON LA JUVE LA SVOLTA?: "Io sento sempre la fiducia del mister e del club. Quella partita mi sono sentito benissimo, tutti abbiamo giocato bene. Sono felice di aver giocato bene quella partita, ma la fiducia di Pioli non è mai mancata". 

    FIDUCIA NEI GIOVANI: "In Italia ci sono tanti talenti che stanno prendendo il volo. Non credo sia una tendenza solo dell'Italia. Io sento la mia responsabilità, ma da solo non posso andare da nessuna parte, ho sempre bisogno della squadra". 

    SULLA '10' DI CALHANOGLU: "Io cerco di fare il meglio per aiutare la squadra. Questa è l'unica cosa che conta. Noi siamo una squadra, siamo in un buon momento e vogliamo continuare così". 

    GARA SPECIALE: "Arrivare dal Real Madrid è importante, ma io gioco nel Milan e sono qui per dare tutto quello che ho. Domani giocheremo contro l'Atletico Madrid, vogliamo i tre punti". 

    SULL'ATLETICO MADRID: "E' una squadra molto forte, hanno giocatori eccellenti. Non so se sia la miglior squadra in Spagna, ma sono molto forti. Lottano sempre fino alla fine, spesso segnano negli ultimi minuti". 

    SUL GRUPPO MOLTO UNITO: "Come ho detto, lottiamo uno per tutti e tutti per uno. Ciascuno aiuta gli altri con quello che sa fare meglio. Credo che ci sia un'armonia incredibile, ci appoggiamo l'uno con l'altro, siamo una famiglia e seguendo il mister stiamo facendo partite molto buone. Ora dobbiamo solo migliorare per questo tipo di partite, sono molto contento della responsabilità che ho e di come i miei compagni mi stanno aiutando. Penso che ciascuno abbia le sue responsabilità, non mi sento il leader, provo solo ad aiutare la squadra con tutto quello che ho".

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