Calciomercato.com

  • Diritto in gol: il Mondiale brasiliano fa la fortuna degli... americani

    Diritto in gol: il Mondiale brasiliano fa la fortuna degli... americani

    Calciomercato.com ha chiesto all’Avv. e Agente Fifa Jean-Christophe Cataliotti, esperto di diritto calcistico e titolare dei corsi di Reggio Emilia per osservatori di calcio e agenti dei calciatori (per info si rimanda al sito www.footballworkshop.it), e al Dott. Tommaso Fabretti, laureato in Economia e Management presso l’Università Politecnica delle Marche, di analizzare gli aspetti commerciali che ruotano intorno ai mondiali in Brasile. 

    Terminata la fase a gironi, i Mondiali brasiliani sono entrati nel vivo con gli scontri ad eliminazione diretta che porteranno la tensione e l’attesa dei tifosi ad alzarsi su tutti i campi. Se da un lato questa edizione dei campionati del mondo ha già regalato tanto spettacolo, con partite vibranti e ricche di sorprese, anche in campo economico i segnali fin qui ricevuti sono di assoluto rilievo. Andiamo a dare un’occhiata ai principali aspetti di mercato che stanno caratterizzando questa estate brasiliana.

    Dopo le tante polemiche che hanno accompagnato l’avvicinamento al Mondiale, relative soprattutto agli ingenti sforzi economici sostenuti per la costruzione dei nuovi stadi criticati da buona parte della collettività, con il passare dei giorni emergono con sempre più chiarezza i benefici che la competizione sta portando sia al Paese ospitante che alle aziende collegate.

    Si pensi innanzitutto al settore vacanziero: i dati rivelano che i flussi turistici si attestano sui quattro milioni di viaggiatori, buona parte dei quali brasiliani che si spostano all’interno del proprio Paese e circa un milione arrivati dall’estero. Non male per una nazione che come media annuale registra abitudinariamente soltanto 6 milioni di turisti. Ogni visitatore si ferma in Brasile per circa una settimana, il tempo per abbinare alle partite delle escursioni nelle principali località turistiche come le spiagge di Copacabana e Ipanema o i boschi dell’Amazzonia, spendendo in trasporto, alloggio, pasti e souvenirs circa 1800 euro. In questo modo ne stanno beneficiando tanti esercizi commerciali brasiliani, come le strutture alberghiere, bar, ristoranti ed ogni tipo di organizzazione operante nel campo dei servizi ricreativi.

    Anche le aziende sponsorizzatrici dei Campionati del Mondo stanno ottenendo dei grandi ritorni in termine d’immagine globale dell’investimento compiuto. L’obiettivo di queste multinazionali è chiaramente utilizzare questa partnership per associare al proprio brand dei valori positivi come quelli sportivi, facendo potenzialmente arrivare il proprio messaggio alla clientela di tutto il mondo. Tra i vari sponsor ufficiali del torneo che abbiamo scelto come esempi ottimali vale la pena citare McDonald’s e Hyundai. La famosissima catena di fast food americana ha lanciato in Brasile dei nuovi menù, diversificandoli appositamente per i tifosi delle varie squadre che partecipano alla manifestazione. Così ogni tifoso, nei punti di ristoro brasiliani, può scegliere il panino dedicato alla propria squadra. Una strategia semplice ma molto gradita dai clienti, che contribuisce ad aumentare ancor più il ruolo di leader del mercato raggiunto negli anni da McDonald’s.

    La Hyundai, invece, ha allestito in varie città del mondo i suoi “Hyundai Fan Park”, ovvero delle aree attrezzate con maxischermi e punti di ristoro dove si radunano migliaia di tifosi per trascorrere novanta minuti con gli amici. Un’iniziativa che ha permesso alla casa automobilistica coreana di diffondere ulteriormente il proprio brand tra gli appassionati di calcio di tutto il mondo.

    Vale la pena, infine, porre l’attenzione su un fatto socio-economico importantissimo di questi Campionati del Mondo, ovvero la crescita di nuove realtà calcistiche che, dal nostro punto di analisi, rappresentano  allo stesso tempo l’emergere di nuovi potenziali mercati. Se gli exploit calcistici di Algeria e Costa Rica sono stati assolutamente di prim’ordine, viene però dagli Stati Uniti la ventata di maggior novità. La squadra guidata dall’ex interista Jurgen Klinsmann ha avuto un seguito di tifosi inaspettato: sono proprio i supporters statunitensi ad aver acquistato il maggior numero di biglietti della prima fase di partite subito dopo i padroni di casa brasiliani, ed anche in patria i giocatori vengono sostenuti con grande fervore. Si pensi che la sfida con il Portogallo del 22 giugno è stata seguita in tv da ben 24,7 milioni di telespettatori, un dato incredibile se si pensa che le finali di basket della ben più popolare NBA tra San Antonio Spurs e Miami Heat hanno fatto registrare mediamente un’audience di 16 milioni di telespettatori. Un indicatore del fatto che, forse, dopo parecchi anni gli americani si stanno finalmente affezionando al “soccer”.

    Altre Notizie