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    Disfatta Napoli, niente ritiro. Dalle frizioni nello spogliatoio al dietrofont di De Laurentiis: cosa è successo

    Disfatta Napoli, niente ritiro. Dalle frizioni nello spogliatoio al dietrofont di De Laurentiis: cosa è successo

    • Giovanni Annunziata
    Il Napoli crolla definitivamente, in questa stagione non c'è quasi più nulla da salvare. Lo scudetto svanito troppo in fretta, i cambi in panchina, i risultati sempre più deludenti e i tifosi che ne hanno abbastanza di un rendimento troppo sottotono da parte dei calciatori. Ci sarebbe l'Europa League da poter conquistare, ma prima di tutto occorre dare vita a prestazioni che permettano di fare punti. 

    DISASTRO A EMPOLI - Fino alla vigilia di Napoli-Frosinone si parlava ancora di speranza Champions, di un quinto posto ancora fattibile. Complicato, ma fattibile. Poi c'è stato il 2-2 con i ciociari, dopodiché la sconfitta di Empoli. Lì il vero disastro, è crollato tutto in maniera definitiva. Ed è successa la qualunque, a partire dalla fine del primo tempo al Castellani. Aria tesa negli spogliatoi, che ha anche portato alla sostituzione di Natan (malissimo da terzino sinistro nei primi 45' di gioco). Non c'è stata la reazione neanche con il cambio, sembra sia nata quasi una spaccatura interna nello spogliatoio, con tanti giocatori che hanno già mollato la presa.

    RITIRO SÌ, RITIRO NO - De Laurentiis non è rimasto a guardare dagli spalti. È sceso negli spogliatoi, ha fatto sentire tutta la sua delusione. Inaccettabile vedere quanto mostrato dalla squadra campione d'Italia. E presto la decisione: al termine del match è rientrato nuovamente per ribadire il concetto ed ha comunicato la volontà di portare tutti in ritiro. Una cosa già accaduta in passato e in questa terribile annata. Notizia non accolta bene dai calciatori ma c'è stato il dietrofont da parte del presidente. La motivazione principale, però, è l'assenza di hotel disponibili ad ospitare gli azzurri in questo periodo.

    I TIFOSI - C'è la parte lesa, quella più mortificata da tutto ciò. Ovvero i tifosi. Durante la gara, al Castellani, hanno dato vita a una lunga contestazione. Al termine del match i giocatori sono andati verso il settore ospiti dove Di Lorenzo in prima linea ha parlato con i supporters partenopei. Così non va, serve tirare fuori gli attributi per rispetto nei confronti della gente che è sempre stata al fianco della squadra: questo il concetto che hanno voluto trasmettere. Continuerà la contestazione dei tifosi anche in occasione di Napoli-Roma, in programma domenica alle ore 18:00 allo Stadio Maradona. Niente ritiro, nel frattempo. Si continua aspettando la reazione che tutti meritano di vedere.

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